Fiordaliso: “Il mio ex marito mi ha picchiata per anni, un dolore che sento ancora oggi”
Nessuno, fino ad oggi, conosceva un drammatico particolare della vita privata di Fiordaliso. La cantante piacentina, oggi 59enne, ha raccontato per la prima volta a "Domenica Live" di essersi sposata a soli 15 anni, dopo una gravidanza, con un uomo che l'ha picchiata per lunghi periodi durante i loro quattro anni di matrimonio.
Era un amico di scuola di due anni più di me, di cui mi sono innamorata a 15 anni. Sono rimasta incinta di Sebastiano e sono andata in un centro per ragazze madri. Quando sono tornata l'ho sposato, contro il volere di mio padre, che mi ha mandato via da casa.
Il matrimonio, però, è stato un vero inferno sin da subito.
C'erano le botte. Però, in quel periodo, per una donna ERA NORMALE. A quell'epoca (era 43 anni fa) se tu dicevi alla gente che eri stata picchiata da tuo marito era come dire che avevate discusso. Io sono stata anche una femminista, però allora non si parlava di violenza domestica. Era normale che una donna le prendesse. Però c'è un limite. Io voglio dire alle donne che ce la possono fare, bisogna andare via subito. Io ce l'ho fatta, sono stata aiutata dalla mia famiglia, mio padre mi ha salvata.
Quel periodo è stato un trauma di cui Fiordaliso porta ancora le ferite:
Posso anche scusarlo perché aveva 17 anni, si è trovato improvvisamente a badare a una famiglia. Però le botte non si scusano mai. Io sono una donna insicura, anaffettiva, che fai fatica abbracciare. Tuttora mi faccio del male, non mi va via il dolore.
"Quando ho pregato perché mio padre si salvasse e mio fratello, troppo malato, morisse"
Affezionatissima alla sua numerosa famiglia (ha sei fratelli e una miriade di nipoti), la cantante ha parlato anche di un terribile momento vissuto alcuni anni fa:
Ho rischiato di perdere mio padre e mio fratello. Ho detto una preghiera a Sant'Antonio, gli ho chiesto di salvare mio padre e lasciar morire mio fratello. L'ho fatto perché lui era malato terminale e stava soffrendo troppo, mentre per papà c'era ancora una speranza. Il 13 dicembre, nello stesso giorno, mio padre si è svegliato e mio fratello è morto. Con lui, però, continuo a parlare, anche oggi.