Fini e Bersani a Vieni via con me: i valori di destra e sinistra per il pubblico di Fabio Fazio
Si difende da chi accusa il programma di essere una “tribuna politica” ma apre la nuova puntata di Vieni via con me con un elenco di politici da invitare. Così Fabio Fazio alleggerisce le tensioni legate all’esordio del programma che, già la scorsa settimana, è riuscito a strappare il primato di programma di Rai Tre più visto degli ultimi dieci anni.
Dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, coinvolto nello scandalo legato alla marocchina appena diciottenne Ruby Rubacuori e alle feste bunga bunga, all’ esponente principale della Lega Nord Umberto Bossi fino ad Antonio Di Pietro e a Francesco Rutelli. Un elenco che comprende circa venti politici che, aggiunge ironicamente Fazio, dovrebbero essere divisi in appena due puntate. Fazio sceglie, però, di aprire la puntata con gli elenchi di Gianfranco Fini e Pierluigi Bersani, rispettivamente Presidente della Camera e del Partito Democratico. Entrambi – comincia Bersani per una questione meramente alf
abetica – leggono l’elenco dei valori legati ognuno alla propria corrente politica, destra e sinistra.
Un intervento che, in totale, prende appena cinque minuti, e che si concentra nell’esporre le ideologie alla base del pensiero di ciascuno, slegate dal partito che essi rappresentano. Entrambi rispettano lo stile asciutto e privo di condizionamenti da talk show voluto da Fazio e occupano giusto lo spazio necessario concesso loro appena dopo il monologo di Roberto Saviano sulla mafia.
Stefania Rocco