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Fedez denuncia la Rai di censura

Fedez risponde alla querela della Rai: “Vi siete parati il cu*o, è vigliaccheria di Stato”

Tempo record arriva via Instagram la replica di Fedez alla notizia della querela della Rai nei suoi confronti per diffamazione e danno d’immagine: “Mi prendo la responsabilità di ciò che ho detto e ho fatto, me ne assumo le conseguenze, rifarei tutto allo stesso modo”. E annuncia la sua intenzione di denunciare il direttore di Rai 3 Franco Di Mare per l’accusa di ‘manipolazione dei fatti’: “Denuncerò per diffamazione”.
A cura di Giulia Turco
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La Rai ha querelato Fedez per i fatti relativi al concertone del primo maggio, ora è ufficiale, nonostante le indiscrezioni circolassero già da tempo. Tempo record arriva via Instagram la replica del rapper, denunciato dalla tv di Stato per diffamazione e danno d'immagine. I toni sono accesi, l'indignazione è palese e senza censure: "Mi prendo la responsabilità di ciò che ho detto e ho fatto, me ne assumo le conseguenze, però bisognerebbe ricordare come si è comportata la tv di Stato", sottolinea Fedez. Dal comunicato della Lega fatto circolare ore prima del suo intervento, a quello che il rapper ha definito un tentativo di censura da parte dei vertici di Rai 3, che hanno ritenuto le sue parole inadatte per quel palco. Fino alla polemica scoppiata l'indomani, la telefonata pubblicata per metà e il contenuto integrale riversato in seguito sul web: "Avete scatenato la stampa in vostro favore". 

Fedez: "Rifarei tutto quello che ho fatto"

È un lungo sfogo quello del rapper su Instagram, dove ricorda gli episodi del primo maggio: "Hanno fatto pressione per farmi togliere i nomi dei leghisti che hanno detto quelle frasi abominevoli e la vicedirettrice di Rai 3 era consapevole delle pressioni che mi sono state fatte. La differenza tra me e voi è che io la telefonata l'ho pubblicata mettendoci la faccia, voi l'avete data ai giornalisti per coprire le loro fonti. Vi siete parati il cu*o, questa è vigliaccheria di Stato", è la conclusione del rapper. Ora Fedez attende di poter dare la sua versione dei fatti in Commissione di vigilanza Rai: "Speriamo che mi facciano dire la mia, ci sono tante cose che devono emergere", assicura. "Come faceva la lega a sapere quello che avrei detto sul palco sei ore dopo? Io lo farei altre mille volte. E la cosa peggiore è che a comunicare la querela della Rai è stato proprio un leghista della commissione di vigilanza riportando le parole della gente del suo partito, ma come ca**o vivete?".

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Fedez denuncerà il direttore di Rai 3 Franco Di Mare

Pochi minuti dopo il rapper ha specificato di non essere stato denunciato per la diffusione dell'audio della telefonata, ma per diffamazione e danno d'immagine: "Non so se ridere o piangere". E ha aggiunto che ha tutta l'intenzione di sporgere denuncia, a sua volta, nei confronti di Franco Di Mare, con riferimento all'accusa di "manipolazione dei fatti":

Siccome il direttore di Rai 3, il signor Di Mare ha detto che avrei fatto tutto questo perché avrei organizzato un complotto con dei giornalisti per tramare alle sue spalle, lo dico come lo direbbe un leghista in vigilanza Rai: è stato doveroso, denuncerò per diffamazione il direttore di Rai 3, ci divertiremo un sacco per i prossimi tre anni".

Perché la Rai ha querelato Fedez

Le ragioni della querela della tv di Stato risiedono negli ormai noti fatti del primo maggio, quando Fedez ha pubblicato sui suoi profili social un video con il succo della telefonata tra lui e gli organizzatori dell'evento, insieme ai vertici di Rai 3. Il direttore della rete Franco Di Mare aveva accusato il rapper di "manipolazione dei fatti", smentendo ogni tipo di censura: "Questa manipolazione ha ottenuto l'effetto desiderato, quello di gettare discredito sul servizio pubblico". In seguito all'audizione di Di Mare, Fedez ha chiesto di poter essere ascoltato per dire la sua. Nel frattempo, hanno iniziato a circolare le voci circa la presunta querela da parte della tv di stato, ora confermata.

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