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Fedez denuncia la Rai di censura

Fedez e i testi accusati di omofobia: “Ho peccato anch’io, i miei sbagli dettati dall’ignoranza”

La risposta di Fedez alle polemiche avanzate da chi sta tentando di indebolire il suo intervento sul palco del Concertone del Primo Maggio a favore del ddl Zan, pubblicando le citazioni ritenute omofobe contenute in alcuni dei suoi vecchi testi. “Ho sbagliato anch’io”, ammette lui, “ma poi ho cercato di migliorarmi”.
A cura di Stefania Rocco
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Le citazioni contenute nei testi delle sue canzoni – alcune delle quali volutamente male interpretate dai suoi detrattori – usate come un boomerang per tentare di indebolire il senso dell’intervento di Fedez a favore del ddl Zan. È quanto sta accadendo in rete, dove da ore si moltiplicano gli interventi di coloro che accusano il rapper di avere appoggiato il tema dei diritti civili per convenienza, perché in passato avrebbe lui stesso scritto testi omofobi. Ma i social sono un terreno che Fedez padroneggia ed è proprio dai social che parte la controffensiva dell’artista.

L’angolo “comprensione dei testi” di Fedez

Con un video pubblicato sul suo profilo Instagram, profilo in grado di raggiungere una platea virtuale composta da oltre 12 milioni di persone, Fedez replica ai suoi detrattori analizzando alcuni dei testi delle sue canzoni. “Benvenuti nell’angolo ‘comprensione dei testi di Federico’”, afferma ironico, “Visto che gli amici leghisti, sfruttando i loro grafici che sicuramente non saranno sottopagati perché loro rispettano i lavoratori, stanno facendo fare le grafiche con tutte le frasi omofobe di Fedez”. Passa quindi all’analisi del testo di “Faccio brutto”, una delle canzoni finite nel mirino di chi lo attacca:

Eccoci con “Faccio brutto”. Piccola introduzione: “Faccio brutto” è una canzone che ironizza sul gangsta-rapper perché non so se si è notato ma io sono un babbo di min*** e quindi cercavo di stereotipare, di fare dell’ironia, sul rapper macho, il rapper che odia la polizia, il rapper che ostenta il denaro, il rapper a tratti anche omofobo. Quindi cosa faccio, prendo delle frasi cliché e subito dopo inserisco una frase che ridicolizza il tutto.  Fatemi sapere se volete altre puntate dell’angolo “comprensione dei testi di Federico”. Adesso chiedo agli amici leghisti, ma le frasi omofobe che ho citato dei vostri amici di partito, alcuni dei quali stanno ancora facendo carriera all’interno della Lega, vorreste la comprensione dei loro testi?

Fedez sul palco del Concertone del Primo Maggio
Fedez sul palco del Concertone del Primo Maggio

Fedez: “Anch’io da giovane ho detto cose omofobi, ma ho cercato di migliorarmi”

E infine Fedez disinnesca la polemica ammettendo di avere commesso degli errori, errori dai quali ha tentato di imparare migliorandosi: “Amici leghisti, il punto è un altro. Adesso vi dirò una cosa che vi piacerà tantissimo: ho peccato anch’io, da giovane, ho sicuramente detto delle cose omofobe, non c’è mai stata nel quartiere dove sono cresciuto educazione in tal senso, ma poi ho cercato di migliorarmi”. E ha concluso:

Ho sbagliato per cose dettate dall’ignoranza. Ho fatto un testo recentemente che è stato giudicato transfobico. Non era voluto. Ho invitato una ragazza trans al mio podcast, abbiamo affrontato il tema e ho imparato un sacco di cose. Perché non mi voglio dare preclusioni. Ma capite che dire ‘se avessi un figlio gay lo brucerei nel forno’, da una persona che deve rappresentare il paese, non da un rapper, è una cosa che ha un peso completamente diverso? Ma poi, amici leghisti, voi davvero volete andare a rimestare nel mio passato quando il vostro leader, qualche anno fa, fece un video in cui disse ‘Napoli mer**, Napoli colera, sei la rovina dell’Italia intera’? E oggi va a Napoli a chiedere i voti ai napoletani.

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