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Federico Vespa: “Non guardo Porta a Porta, gli chiesi perché avesse inventato i plastici”

Il figlio del conduttore di Porta a Porta si lascia andare al racconto di alcuni aneddoti relaviti al suo rapporto con il padre. Ammette di non vedere mai il suo programma, “perché va in onda troppo tardi”, e che non ha mai letto i suoi libri: “Quando ci sono quarant’anni di differenza è difficile trovare un contatto”.
A cura di Andrea Parrella
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Figli ingrati, si direbbe ad ascoltare le parole di Federico Vespa, figlio di Bruno, che ospite di "Che Fuori Tempo Che fa" ha parlato del rapporto con suo padre Bruno, ma soprattutto della sua relazione televisiva con il conduttore di Porta a Porta: "Va in onda troppo tardi e poi lo vedo sempre, se lo vedo anche in televisione… Quando ci sono le trasmissioni sulle diete che durano due ore non lo guardo proprio, la dieta non mi riguarda". Il figlio di Vespa racconta anche un altro aneddoto, riferito ad un tratto storicamente distintivo della trasmissione ventennale di Rai1, quello dei famosi plastici, da abitazioni dei protagonisti di casi di cronaca nera al recente Ponte Morandi col ministro Toninelli ospite in trasmissione:

Una volta gli chiesi per quale cavolo di motivo l’avesse inventato. Mi rispose: ma tu non capisci, è una roba fatta per far capire a tutti come sono andati determinati fatti di cronaca

Dalla televisione ai libri (Vespa ne pubblica praticamente uno all'anno) lo speaker radiofonico di Radio 102.5 ammette con limpidezza di averne mai letto nemmeno uno, pur presenziando sempre alle presentazioni: "Io ce li ho tutti, tutti nuovi, mai letti. Quando escono vado alla presentazione, ma sono un lettore molto pigro. Amavo molto Giorgio Faletti che era il mio genere di scrittore preferito. Lui lo sa, è conscio di questo. Ci parlo, non sono il mio genere, lo sa perfettamente, si è rassegnato subito. Però fa bellissime dediche. Poi non so dove trovi il tempo: se conduci Porta a Porta e altre cose, dove trovi il tempo per scrivere un libro di 500 pagine all’anno?".

Al netto dell'affetto, Federico Vespa non nega di aver avuto spesso divergenze con il padre e di avere molti punti di disaccordo, sui quali discutono molto. Il problema è soprattutto quello di appartenere a generazione sideralmente distanti: "Quando ci sono quarant’anni di differenza è difficile trovare un contatto. Lui è di una cultura straordinaria, ma la sua generazione é troppo ferma. Litighiamo sempre”. 

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