Facebook contro lo spot tv della marionetta
Se anche voi non ne potete più di sentire in tv il jingle "sono una marionetta ia ia o", non vi preoccupata che non sietegli unici ad essere insofferenti da questo tormentone estivo, giunto in tv da qualche settimana e che ha già stancato tutti. La prova di come sia viralmente detestabile questo spot la si può avere guardando quanti gruppi sono nati su Facebook contro questa pubblicità della marionetta e il più numeroso, dal nome "Sta marionetta ci ha rotto il c…" ha superato i 3.000 iscritti.
Ma cosa non piace ai telespettatori di questo spot? Beh, non fa ridere e c'è chi dice che "è una pubblicità demente e demente è chi ride a guardarla". In effetti è basata sul gusto della sorpresa anche eccessiva e riprende, rimodernandolo e dissacrandolo, la vita di Geppetto e Pinocchio e della balena. Infatti, lo spot inizia con un uomo di circa settanta anni che si avvicina al figlio trentenne con aria tesa per fargli una rivelazione importante: "Non sono tuo padre ma tua madre". E per dimostrarlo si apre la camicia con forza e mostra un reggiseno. Il figlio è stranito da questa notizia, ma solo in quel momento prende coraggio per dire la sua verità al padre, si toglie la finta faccia umana e mostra di essere un burattino e dice: "Sono una marionetta ia ia o". La scena si trasferisce subito sul tetto di un grattacielo dove l'annunciatore viene schiacciato da una balena bianca che viene giù dal cielo. E tutto questo per sponsorizzare dei chewin gum.
La pubblicità funziona se fa parlare di sè e aziona il passaparola tra la gente e, così come è successo per lo spot che utilizzò l'esorcista per pubblicizzare degli elettrodomestici, l'obiettivo è stato raggiunto in pieno: la marionetta ia ia o è sulla bocca di tutti. Come era quell'aforisma di Wilde? "Bene o male purchè se ne parli", ecco questo sembra essere adattissimo a questo spot tv. Voi cosa ne pensate?