Facchinetti: “Sul web è una continua provocazione, ormai sono abituato”
Francesco Facchinetti e papà Roby stanno affrontando insieme l'esperienza televisiva di "The Voice of Italy". I due giudici si sono raccontati sul settimanale "Visto". Francesco si è detto felice di avere vicino Roby:
"Sono felice di affrontare questa avventura con mio padre. Sì, perché nella vita con lui ho convidiviso solo due cose: le pagelle a scuola che non erano sempre belle e un Sanremo andato anche a lui malissimo. Insomma, è la nostra rivincita".
Ha spiegato, però, che spesso ha dovuto lottare con il pregiudizio che circolava sul suo conto, ossia quello della presunta raccomandazione:
"Ho iniziato a giocare a calcio a 6 anni. Nonostante l'età, fisicamente ero molto più grande degli altri. Grazie a questo, riuscivo a segnare facilmente. Non era una questione di talento ma di fortuna. Però ogni volta che entravo in campo, dalla tribuna sentivo persone che dicevano che giocavo solo perché ero il figlio di Facchinetti. Spesso ci rimanevo male. Ma poi ci ho fatto l'abitudine e sul web ormai è una provocazione continua".
Roby Facchinetti, invece, ha parlato di cosa abbia significato per lui diventare nonno:
"Diventare nonno mi ha dato una gioia indescrivibile. Un tassello importante nella vita di un uomo di 70 anni. Un dono di Dio. Resto strabiliato nel vedere la loro energia, quella che li porterà nel mondo. Inoltre Mia sta dimostrando già una predisposizione al canto e conosce anche qualche brano dei Pooh".
Infine, ha concluso:
"Amo molto la vita e vorrei vivere a lungo perché ogni giorno ho un progetto in mente. Avere tanti affetti intorno a me è salutare. Sono fortunato perché faccio il lavoro che amo. Sono così da quando ho 10 anni. Questa passione è l'altro dono di Dio".