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Fabrizio Corona sarà un carabiniere nella fiction “Una vita spezzata”

Fabrizio Corona sarà un tenente che combatte la pedofilia nella fiction “Una vita spezzata” ispirata alla vera storia della piccola Graziella Mansi, torturata e uccisa ad Andria da un branco di orribili aguzzini.
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Fabrizio Corona sarà un tenente che combatte la pedofilia nella fiction "Una vita spezzata" ispirata alla vera storia della piccola Graziella Mansi, torturata e uccisa ad Andria da un branco di orribili aguzzini.

La via della redenzione per Fabrizio Corona è ormai quasi completata. Adesso l'ex proprietario dell'agenzia fotografica scandalistica diventerà un tenente dei carabinieri a caccia dei "cattivi" nella fiction Mediaset "Una vita spezzata", basata sulla storia vera del rapimento e dell'omicidio di Graziella Mansi, avvenuto ad Andria nell'anno 2000.

La storia è ancora in fase di pre-produzione, il progetto potrebbe spiccare il volo tra aprile e maggio 2012, come dichiarato dallo stesso responsabile alla production, Enzo Di Napoli, grandissimo amico dello stesso Corona. Su "Una vita spezzata" sono tutti sicuri che emozionerà e terrà incollati al piccolo schermo tantissimi spettatori. Lo stesso Fabrizio Corona si è detto onorato di poter partecipare ad un progetto che porterà alla luce ed onorerà la memoria della piccola Graziella. Come visto anche su Canale 5 la scorsa domenica, la metamorfosi di Fabrizio Corona è completa.

Una vita spezzata, la storia di Graziella Mansi

Ad affiancare la produzione de "Una vita spezzata" ci sarà anche la Ailap, un'associazione che si occupa di lotta alla pedofilia e che raccoglie fondi per le famiglie delle vittime toccate da questa tragedia. Come nel caso proprio di Graziella Mansi, la piccola di otto anni, stuprata, torturata e bruciata viva da un branco di cinque giovani aguzzini che hanno spezzato una vita innocente. Una vita alla quale la fiction, nobilmente, si ispira.

Accadde tutto in pochi, fatali istanti. La bambina era andata a prendere un secchio d'acqua da portare al padre che gestiva da ambulante una bancarella di frutta secca. Uno dei cinque assassini attirò l'attenzione della piccola dicendole di farle vedere dei cagnolini nati nel bosco, fu presa e trascinata in una piccola stradina. Era un piano ben organizzato: violentare la bambina. Ma non ci riuscirono perchè sentirono le voci del padre che la stava cercando, decisero così di appicare il rogo. E di decidere della vita della povera Graziella.

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