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Fabrizio Bracconeri: “In Sicilia mio figlio migliora e ci regala una gioia immensa”

Ex volto di Forum, l’attore e conduttore racconta ancora una volta la difficile convivenza con l’autismo, terribile male di cui è affetto il figlio Emanuele. Ma, dopo il trasferimento in Sicilia e l’aiuto di un centro d’assistenza di Trapani, finalmente cominciano a vedersi i primi miglioramenti nelle condizioni del ragazzo, come spiega in un’intervista a “Nuovo”.
A cura di Valeria Morini
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Arrivano finalmente ottime notizie sul fronte privato per Fabrizio Bracconeri, ex volto di Forum e famoso negli anni Ottanta per essere stato uno dei volti stotici della serie "I ragazzi della III C". Il conduttore non ha mai nascosto di avere un figlio autistico e di dover convivere da anni con le gravi difficoltà che questa terribile malattia comporta. Dopo essersi raccontato senza remore sui giornali e in tv, senza tralasciare i suoi problemi di depressione, Bracconeri ha spiegato in un'intervista sulle pagine del settimanale "Nuovo" il netto miglioramento delle condizioni di Emanuele, 13 anni.

Coem già dichiarato nel salotto di "Verissimo", Bracconeri ha scelto di trasferirsi in Sicilia con i familiari proprio per poter dare al ragazzo tutte le cure di cui ha bisogno, nelle vicinanze di un istituto che si occupa dei problemi come quello di Emanuele e, caso unico in Italia, è gestito totalmente dalla Regione.

Qui, vicino Trapani, riceve la dovuta assistenza, sta facendo dei miglioramenti, è la soddisfazione più grande. Pochi giorni fa ha imparato ad andare in bagno da solo, sembra una cosa semplice ma è una gioia immensa.

Qualche tempo fa, Bracconeri aveva manifestato la sua indignazione contro lo scarso supporto offerto dallo Stato ai disabili e a chi soffre di gravi handicap, senza risparmiare dure critiche al premier Matteo Renzi. Nell'intervista a "Nuovo", è tornato sull'argomento, sottolineando la necessità di un aiuto sociale per chi deve purtroppo fronteggiare il grande problema di un familiare malato:

Lo Stato se ne frega e certi malati necessitano assistenza continua. Io sono stato fortunato dal punto di vista professionale, ma un lavoratore normale come fa a garantire un futuro a un figlio in queste condizioni?

Ma, al di là dell'indignazione, le parole di Fabrizio sono tutte per Emanuele e per l'amore immenso che li aiuta ad andare avanti nonostante tutto:

Farei di tutto per lui, non è il tipo che abbraccia ma a volte si butta addosso e per noi è come ci desse i più bei baci del mondo.

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