Ezio Greggio e i soldi al Fisco: “A me un tapiro? No, grazie”
"Se Valerio Staffelli bussasse alla mia porta? Lo farei entrare, ma il Tapiro resterebbe fuori". Così Ezio Greggio in una lunga e interessante intervista al Corriere della Sera, due settimane dopo la notizia diffusa dalle agenzie della sanatoria con il Fisco che ha portato il conduttore di Striscia la Notizia ad accordarsi per una cifra da record: 20 milioni di euro. Il contenzioso è stato sanato dopo l'accertamento fiscale partito un anno fa dalle modalità d'incasso dei compensi percepiti da Mediaset, valutando come strumentale la sua residenza ufficiale a Montecarlo, per fini di indebito risparmio fiscale. Ma l'accordo che Ezio Greggio ha sottoscritto con il Fisco riguarda una Società terza con sede all'estero. E sarà questa società, la "Wolf Pictures Ltd" a versare gli importi concordati.
Io non devo pagare quella cifra né tantomeno devo mettermi in regola col Fisco: lo sono sempre stato. Lo ha anche detto recentemente una sentenza a mio favore. La "Wolf Pictures Ltd" è la società che utilizza i miei diritti, e che da oltre vent’anni produce e distribuisce film all’estero. Il problema è nato sull’interpretazione di norme sulle ritenute che non dovrebbero essere applicate in Italia.
Greggio racconta poi di averne parlato con i suoi colleghi, collaboratori ed amici di sempre, rivelandone le reazioni.
Con Antonio Ricci ne abbiamo parlato quando mesi fa aveva letto la notizia su un giornale. L’ho tranquillizzato dicendogli che la mia residenza a Montecarlo era reale. E lui: “Peccato, speravo nell’arresto così potevo rinnovare il cast di Striscia”. Il signor Enzino? So che ha fatto una serie di anatemi malefici con una sua amica fattucchiera su alcuni nomi di brave persone che ho conosciuto. Di solito funziona
Il conduttore spiega di non aver mai avuto paura di perdere quell'aurea da paladino che anni di televisione d'assalto smaschera-truffe con "Striscia" gli ha regalato, che dal popolo del web sono stati più i messaggi di solidarietà che gli attacchi strumentali e che la sua residenza a Montecarlo è reale, non fittizia.
Intanto io ho sempre pagato tutte le imposte fino all’ultimo centesimo in Italia, lo dice anche la sentenza. Poi, Fisco e Tribunali hanno stabilito che ero regolarmente residente all’estero. In Italia al massimo lavoro 4 mesi l’anno. Non era una residenza fittizia: lì avevo casa, famiglia, interessi economici. A un certo punto mi hanno chiesto di pagare come se fossi residente in Italia e quando il Fisco con la gentilezza e il tatto che li contraddistingue ti chiede un favore…come fai a negarglielo?
Ecco perché alla domanda "se domani bussasse alla sua porta Valerio Staffelli con un tapiro d’oro, gli aprirebbe?", lui risponde sicuro: "Certo che aprirei, ma il Tapiro resta fuori".