video suggerito
video suggerito

L’ex regista di Un posto al sole ‘sequestrato’ in Ghana con la sua troupe è stato liberato

Il regista Antonio Canitano e parte della sua troupe ‘sequestrati’ in albergo ad Accra, capitale del Ghana, per un presunto debito da 45mila dollari. Alla base il mancato pagamento di un albergo nel quale hanno soggiornato per un mese e mezzo. In queste ore, sono stati liberati.
51 CONDIVISIONI
Video thumbnail
Immagine

UPDATE 06/08/2015 ORE 13:30: L'avvocato Gian Matteo Santucci, che assiste il regista Antonio Canitano e la sua troupe, ha fatto sapere che gli uomini sono stati liberati con l’aiuto dell’ambasciata italiana in Ghana. Domani sera prenderanno un aereo per tornare in Italia.

Antonio Canitano, regista di svariate puntata della serie Rai "Un posto al sole", e parte della sua troupe sono bloccati da due giorni in un albergo ad Accra, capitale del Ghana, per un presunto debito da 45mila dollari. L'ambasciata italiana nel Paese se ne sta occupando, cercando di risolvere la situazione, come riporta il sito ufficiale della Rai. Coinvolti in questa incresciosa situazione anche il capoelettricista, il direttore della fotografia e il fonico.

"Lunedì mattina abbiamo provato ad andarcene dall'albergo e siamo stati letteralmente bloccati con la forza", ha spiegato Antonio Canitano, contattato al telefono, "Abbiamo già perso il volo di ritorno di lunedì sera e quello di martedì". Alla base ci sarebbe il mancato pagamento dell'albergo dove hanno soggiornato per un mese e mezzo, ma il corrispettivo spetterebbe alla società ghanese che gli aveva commissionato alcune scene per un film. Canitano e la sua troupe sono stati ascoltato dalla polizia di Accra e il produttore ghanese avrebbe lasciato all'albergo la propria auto, a garanzia del pagamento, sebbene non sia riuscito a sbloccare il contenzioso. "Il prossimo volo è questa sera alle 20.30 ma temo che non ci lasceranno partire neanche oggi" ha concluso il noto regista. Al momento la situazione è gestita anche in Italia dall'avvocato Gian Matteo Santucci, e sul posto dal legale Amarkai Amarteifio.

51 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views