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Eva Robin’s critica: “Non ho fatto reality show perché mi avrebbero buttata fuori subito”

Eva Robin’s ha criticato il mondo dei reality show e del politically correct a “Oggi è un altro giorno”: “Oggi bisogna stare attenti a quello che si dice, misurare le parole perché in un attimo cadi nella discriminazione, nel sessismo o nel razzismo. Per fortuna non ho fatto reality, perché sono estremamente libera e mi avrebbero buttato fuori subito”.
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Eva Robin's è stata una delle ospiti della puntata del 14 ottobre 2020 di "Oggi è un altro giorno", in onda su Rai1. Nello studio di Serena Bortone, l'artista si è raccontata: "Il tempo passa e quando ti rivedi ammetti: ‘Non è passato il tempo, ma io". Amore, vita privata e il suo passato. Nata Roberto, la Robin's ha detto: "Dico sempre che Roberto è dentro di me, sia sul documento che sulla centralina". 

Il rapporto con Amanda Lear

Nata a Bologna, Eva Robin's ha anche avuto un rapporto di amicizia molto forte con Amanda Lear: "Ci ha presentati un ballerino e dj che l’aveva avuta ospite e all’inizio lei non sapeva niente. Facendo tournée come corista, io riscuotevo una popolarità che la sorprese. Una sera mi disse: “Non sei molto popolare da queste parti, si dicono tante cose su di te”. Ma facevo parte della sua troupe ed ho finito la tournèe".

L'attacco al politically correct

Eva Robin's ha criticato il mondo dei reality show e del politically correct: "Oggi bisogna stare attenti a quello che si dice, misurare le parole perché in un attimo cadi nella discriminazione, nel sessismo o nel razzismo. Per fortuna non ho fatto reality, perché sono estremamente libera e mi avrebbero buttato fuori subito". 

La rivelazione di Eva Robin's

Ecco quello che Eva Robin's ha raccontato ai microfoni di Serena Bortone: "Roberto è dentro di me, sia sul documento che sulla centralina: è dominante rispetto a Eva, che è più frivola ed esuberante. Dico sempre di essere un ragazzo nel corpo di una donna». «La compattezza delle due parti mi rende solida. Non sono incline alle lacrime per la sofferenza ma per il piacere: io piango quando gioisco per qualcosa, sono invertita anche lì. La Eva è stata un incidente di percorso. Io ho fatto una cura ormonale a 15 anni, ma non perché volessi le fattezze di una donna, ma per fermare uno sviluppo maschile che mi avrebbe dato dei caratteri che non volevo. Piano piano la cura ormonale ha influito sul cervello e mi sono ritrovato “ragazza”". 

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