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Eva Henger contro Mercedesz: “Mediaset sapeva già tutto del vero padre, sei proprio caduta in basso”

A Live – Non è la D’Urso, Mercedesz Henger ha svelato di non essere la figlia di Riccardo Schicchi: il padre biologico sarebbe un altro. Una rivelazione che ha fatto infuriare la madre Eva: “Sei caduta in basso, hai tradito l’ultima volontà di Riccardo. Lo sapevano tutti, anche Mediaset, ma non si doveva dire pubblicamente”.
A cura di Valeria Morini
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La guerra in casa Henger non si ferma. Stavolta a mettere zizzania tra Eva e la figlia Mercedesz non è la relazione di quest'ultima con Lucas Peracchi, ma uno scandalo famigliare di enormi proporzioni, scoppiato nelle scorse ore all'interno di Live – Non è la D'Urso. Mercedesz Henger ha infatti svelato di non essere davvero la figlia di Riccardo Schicchi e che il suo vero padre biologico è un altro uomo, di cui non ha rivelato l'identità. La madre Eva Henger è intervenuta su Instagram, bacchettando la figlia per aver rivelato questa scomoda verità in tv. La ex naufraga dell'Isola dei Famosi non solo conferma che Mercedesz non è frutto del matrimonio con Schicchi, deceduto nel 2012, ma è infuriata perché la storia avrebbe dovuto restare segreta, per precisa volontà del marito defunto. Segreta fino a un certo punto, in realtà: pare che, benché il pubblico ne fosse all'oscuro, moltissime persone sapessero la cosa. Mediaset compresa. 

Le dichiarazioni di Mercedesz Henger

Facciamo un passo indietro, andando a ripescare le rivelazioni di Mercedesz. "Questa cosa, la so da quando ho 17 anni. Non è trapelata da me. Mi sono ritrovata costretta ad essere qui", ha dichiarato la giovane Henger ieri sera a Live. Sarebbe stata una nota testata di cui non ha fatto il nome a scoprire la storia del vero padre, motivo per cui ha deciso di andare lei stessa in tv a parlarne, per evitare travisamenti. Mercedesz ha spiegato di possedere in realtà un cognome ungherese e di sapere che il padre biologico vive in Germania, dove ha un'altra famiglia. L'ha sentito al telefono, ma non ha intenzione di avere un rapporto con lui perché ha sempre considerato Riccardo Schicchi come un padre a tutti gli effetti.

Lo sapevano 4 persone in croce… Io posso supporre chi sia stato [a divulgare la notizia, ndr], forse l'ha fatto per ferirmi ma non dico nulla, non accuso nessuno senza prove.[…] Qualche dubbio ce l'ho sempre avuto. Io avevo il cognome diverso da quello di mio fratello, me lo facevano notare i miei insegnanti. Ho un cognome ungherese e ho il cognome Schicchi. Come non mi interessava allora, non mi interessa oggi. Mio padre è Riccardo ed è sempre stato Riccardo. Un genitore è colui che ti cresce, cosa che ha fatto Riccardo sempre. Io non lo volevo assolutamente dire.

Violata l'ultima volontà di Riccardo Schicchi

"Mi dissocio completamente da ciò che è successo ieri, l’ho trovato di un cattivo gusto enorme. ", ha esordito Eva Henger su Instagram Stories, dove ha raccontato una versione molto diversa da quella fornita dalla figlia. Secondo Eva, a conoscere la verità sarebbero state diverse persone. Familiari e amici, però, avrebbero mantenuto il riserbo sulla vicenda, per assecondare le volontà di Schicchi, che si è sempre ritenuto il papà di Mercedesz a tutti gli effetti.

Riccardo è stato una persona meravigliosa e un padre esemplare, ha dato la sua vita ai figli, generoso nei sentimenti, non ha mai alzato le mani e la voce. Riccardo ha fatto una sola richiesta nella sua vita: voleva che non si parlasse mai pubblicamente del fatto che non era il padre biologico di Mercedesz. Questa cosa era risaputa, non lo sapevano 4 gatti come è stato detto. Mercedesz è dalla nascita che porta il cognome del padre biologico. Tutti i collaboratori, gli amici, i famigliari miei e di Riccardo sapevano perfettamente la verità. Però Riccardo ha chiesto che mai venisse detto pubblicamente, perché lui era orgoglioso di essere il padre di Mercedesz e non avrebbe mai voluto essere derubato dal suo ruolo, come è stato fatto ieri. Se l'avesse sentito proprio dalla persona cui ha dedicato la sua vita, ieri sera sarebbe morto una seconda volta. Quando Mercedesz ha iniziato ad andare a scuola aveva un cognome diverso e tutta la scuola ha saputo la verità. Questo per spiegarvi che quella favola delle 4 persone non è vera.

Mediaset sapeva: il vero cognome di Mercedesz su contratti

Non è tutto: la rivelazione di Mercedesz sarebbe stata tutt'altro che sorprendente per Barbara D'Urso e per Canale 5. L'azienda, infatti, sarebbe sempre stata a conoscenza del verso cognome della ragazza, per ovvie questioni contrattuali : "Lo sapeva anche Mediaset: da cinque anni Mercedesz firma contratti con il suo vero nome (ricordiamo che Mercedesz porta pubblicamente il cognome della madre come un nome d'arte, ndr). Tutti hanno rispettato il patto fino ad oggi, l’unica ed ultima volontà di una persona defunta". Per questo motivo, Eva è durissima con la figlia:

Ho sempre insegnato a mia figlia: se non vuoi parlare di una cosa non parlarne. Se ti ha chiamato un fantomatico giornalista, bastava dire: "Come ti permetti, io di questa cosa non parlo". Nessuno le ha puntato una pistola in testa per farla rispondere o farla andare in tv, Mercedesz questa cosa la sapeva perfettamente. Quello che è successo ieri sera si poteva tranquillamente evitare, non è stato bel gesto nei confronti di Riccardo. Gli è stata negata l'unica richiesta che ha fatto nella vita. Mi fa male, Riccardo non se lo meritava, la sua persona è stata strumentalizzata per uno scopo personale. Non ho parole. Mercedesz non doveva prestarsi a questo gioco, almeno bisogna avere il rispetto per i defunti e le persone che ti hanno amato incondizionatamente. Mi sono sfogata qui ma io non andrò da nessuna parte a parlare di questa cosa perché finisce qui per me. Mercedesz è caduta proprio in basso. Le ho scritto prima delle trasmissione, le ho detto: "Mercedesz questa cosa è un boomerang, non lo devi fare". Ovviamente non sono stata ascoltata e non ho ricevuto risposta. Tutti gli amici e i collaboratori di Riccardo sono sotto choc, siamo sotto choc. Mi sento come se fosse stato qualcosa a Riccardo, per me stessa non mi importa.

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