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Enzo Iacopino: “Barbara D’Urso si dimise dall’Ordine dei giornalisti per lavorare senza deontologia”

Il dibattito acceso tra Barbara D’Urso e Sergio Vessicchio nel corso dell’ultima puntata di “Live – Non è la D’Urso” ha riacceso una vicenda di alcuni anni fa. Protagonisti, la conduttrice e l’allora presidente dell’Odg Enzo Iacopino. L’ex presidente presentò un esposto alla Procura di Roma e Milano contro di lei per “abuso della professione giornalistica”, ma il Tribunale respinse la denuncia: “Si, è vero ha vinto lei. E sappiamo che la qualità e il livello dell’informazione sono aumentati”.
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Il dibattito acceso tra Barbara D'Urso e Sergio Vessicchio nel corso dell'ultima puntata di "Live – Non è la D'Urso" ha fatto in modo da spostare i riflettori su una vicenda di qualche anno fa, ripescata proprio da Sergio Vessicchio prima di essere cacciato dalla trasmissione con l'interruzione del collegamento. Protagonisti proprio Barbara D'Urso e l'allora presidente dell'Ordine dei giornalisti, Enzo Iacopino. L'ex presidente ingaggiò una dura battaglia sui social contro i toni delle trasmissioni della "Carmelita", arrivando a presentare un esposto alla Procura di Roma e di Milano per "abuso della professione giornalistica". Motivo dell'esposto l'eccessiva drammatizzazione del "caso Elena Ceste". Il Tribunale di  Monza, però, respinse la denuncia. Il Gip archiviò con una sentenza il procedimento per infondatezza, ammettendo che "Barbara D'Urso svolge correttamente l'attività di conduttrice televisiva nei programmi di Infotainment".

Le parole di Enzo Iacopino

A questo proposito, Enzo Iacopino è intervenuto sulla sua pagina Facebook nelle scorse ore per fare chiarezza. Non ha mancato di ricordare un suo celebre post di tre anni fa, in cui traspariva grande amarezza per lo stato delle cose: "È il paese di Barbara D'Urso". 

SÌ, È VERO, HA VINTO BARBARA D’URSO. Mi segnalano che la signora poco fa, con la finezza che la contraddistingue e circondata da una corte plaudente, ha avuto il garbo di citarmi, parlando con Sergio Vessicchio, recentemente – leggo – radiato dal Consiglio regionale di disciplina dell’Odg della Campania per alcune sue cronache sportive, giudicate “sessiste”
La signora – che, al contrario del suo raffinato ospite, non è mai stata sotto procedimento disciplinare perché si era dimessa dall’Ordine per potere fare le sue cronache senza il freno delle regole deontologiche che i giornalisti debbono osservare – sostiene una cosa vera: l’esposto che avevo presentato a suo carico è stato archiviato.
Sì, ha vinto lei.
E, lo sappiamo tutti, la qualità e il livello dell’”informazione” sono aumentati.
Come mai ha vinto? Basta leggere questo mio post del 1 marzo 2016.
Buon Natale a tutti. Anche a lei, signora D’Urso.

La sentenza di archiviazione sul caso Barbara D'Urso

La richiesta di archiviazione del PM è stata ritenuta fondata dal Gip sulla base di un riconoscimento della attività di Barbara D'Urso come, citiamo la sentenza, "un programma ibrido tra spettacolo, intrattenimento e informazione, coadiuvata e supportata da una redazione composta da giornalisti professionisti, senza che ciò significhi automaticamente collocare le attività della conduttrice nel contesto formale-definitorio di attività giornalistica". C'è però un aspetto, sottolineato dallo stesso Enzo Iacopino, che lascia con l'amaro in bocca ed è questo. Il Giudice delle indagini preliminari ha ammesso di non aver visionato il materiale suggerito dall'Odg. Un'azione considerata come "defatigante":

A fronte di tali emergenze – e a prescindere dal notorio – vano ed inutilmente defatigante sarebbe imporre all'organo di accusa di acquisire le puntate di "Domenica Live", come richiesto.

"Non facciamoli stancare", ammise amaro Enzo Iacopino.

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