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Enrico Mentana: ho detto no a Berlusconi e al Tg1

Il giornalista rivela a Vanity Fair di aver detto no a Tg1 e Tg5: “a Pier Silvio Berlusconi fu facile dire che rifiutavo, stava diventando papà ed era troppo felice”. Il successo con TgLa7 continua, dopo l’Oscar della Tv come miglior tg 2011.
A cura di Marianna D Onghia
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mentana

Il miglior Tg 2011 è quello di La7: dopo pochi mesi di "direzione Mentana", il primo successo non è tardato ad arrivare. "Mi fermano per strada e mi ringraziano perchè ritengono TgLa7 un telegiornale vero!": è orgoglioso il giornalista, ex Tg5, della sua nuova creatura, delle idee dei suoi collaboratori e del servizio che il suo contenitore d'informazione sta facendo per l'Italia, nel suo piccolo.

Enrico Mentana è arrivato a La7 dopo una lunga pausa lavorativa: avrebbe lavorato anche gratis, confessa al giornalista di Vanity Fair. Ora, però, prende 320.000 euro al mese e un premio speciale per ogni punto di share conquistato e, visti gli ascolti crescenti, prevede un arricchimento futuro quasi del tutto certo.

Mentana, recentemente colpito dal malore di Sposini, suo grande amico, avrebbe potuto lavorare nella stessa azienda di Lamberto, ma ha detto no: gli hanno offerto due volte la direzione del Tg1 e due volte hanno ricevuto un diniego dal giornalista, che avrebbe potuto anticipare Minzolini, attualmente in carica nel telegiornale della prima rete. Definisce il collega del Tg1 "orgogliosamente filogovernativo" ed è proprio il punto politico che non garbava a Mentana: ha evitato la redazione del Tg1 per evitare i contatti con gli esponenti dei partiti e per non ricevere le continue telefonate dei politici, frequenti in Rai. Proprio pochi giorni fa l'Agcom puniva Tg1 e programmi che sovraesponevano Berlusconi, il rappresentante del governo per eccellenza.

Non ha peli sulla lingua il cavaliere senza macchia del giornalismo, che ha avuto il coraggio e la forza d'animo di rinunciare allo stipendio 4 volte il suo attuale, che avrebbe ricevuto con un ritorno al Tg5: Berlusconi, dichiaratosi ignaro dell'allontanamento di Enrico, chiese al figliol prodigo il  rientro alla sua vecchia "casa" televisiva e Pier Silvio gli offrì tutto quel che poteva dare. " Non ebbi difficoltà a dirgli di no: stava per diventare padre ed era troppo felice" è la battuta del giornalista, ora sereno dal punto di vista lavorativo e senza rimpianti.

L'esperimento col TgLa7 è riuscito, il pubblico approva  e l'informazione viaggia libera e senza ritocchi, in quel di La7.

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