Enrico Brignano parla di scuola ad Amici [VIDEO]
Quale contesto migliore per parlare di scuola se non quello del talent Amici, che da anni perfeziona ragazzi nelle varie discipline e insegna loro come vivere nel mondo dello spettacolo: Enrico Brignano, per la terza volta alla corte di Maria De Filippi che non sa più fare a meno del comico acchiappa-ascolti, ha parlato della sua esperienza tra i banchi e della differenza tra scuola pubblica e privata, mostrando scetticismo sulle possibilità di successo dei frequentanti della prima. In due monologhi di 10 minuti e più, il comico romano ha fatto sbellicare dalle risate la giurata esterna Paola Perego e la conduttrice che ha assistito alla performance dal suo sgabello, accanto a Luca Zanforlin.
"Io ero portato per la scuola, mio padre mi ci portava" racconta il comico che non sembra aver apprezzato a suo tempo le mattinate tra i banchi. Erano più le volte in cui marinava che quelle in cui si presentava al cospetto dell'insegnante, ma le interrogazioni son rimaste ben impresse nella mente di Brignano: "il percorso dal banco alla cattedra era tipo ‘miglio verde'" tra le minacce ai compagni che se la sarebbero vista brutta per un mancato suggerimento. La messa in scena dell'interrogazione da parte del comico è esilarante, con la gestualità e i tentennamenti tipici di chi è in difficoltà davanti a delle domande a cui non sa dare risposta. La maestra chiese ad Enrico i 7 re di Roma, tutti suggeriti dai compagni all'amico in questo telefono senza fili un pò rotto, visto che l'insegnante avrebbe voluto mettere 2 all'alunno riuscito poi a contrattare un tre.
"Per un 4 e mezzo facemmo festa" racconta Brignano, che di certo non era un genio come il secchione della sua classe, che ricorda con particolare rabbia. Il comico parla anche di libri fotocopiati ai suoi tempi, mentre adesso i testi sempre più costosi rappresentano un problema per le famiglie costrette a spendere grosse cifre per l'istruzione dei loro figli: il risultato, però, è rappresentato da strutture non al massimo dell'efficienza, con classi in sovrannumero e banchi fatiscenti. Ben diverso sarebbe lo scenario delle scuole private, la cui retta costringerebbe una famiglia normale a straordinari come quello della escort per la mamma dell'alunno. I pochi alunni delle private ,rispetto ai numerosi studenti delle scuole pubbliche, sarebbero i principali candidati ai ruoli di prestigio della nostra società. Questa è la differenza tra le due scuole, per Enrico Brignano.