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Enrico Brignano e i giochi dello Stato [VIDEO]

Il comico parla di slot machine e gratta e vinci e degli 800.000 ludopatici (malati di gioco) in Italia. Cosa potrebbe e dovrebbe fare lo Stato in questo caso?
A cura di Marianna D Onghia
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L'attenzione di Enrico Brignano ai temi scottanti della società italiana è sempre più evidente e anche nell'ultimo monologo a Le Iene il romano ha parlato di una questione delicata e sulla quale la nostra nazione dovrebbe riflettere. Il conduttore del programma di Italia 1 ha anche provato a dare un consiglio allo Stato, sul finire del suo monologo, in merito alla questione dei giochi del monopolio, al fine di controllare giocatori compulsivi o minorenni e far diminuire così le 800.000 unità di "malati delle macchinette" e affini.

L'invito a giocare è presente in ogni dove, tra banchetti di schedine e grattavinci appostati in angoli insidiosi degli esercizi commerciali: le vincite facili fanno gola a tutti, soprattutto in tempi di crisi, ma se da una parte lo stato invita a risparmiare, dall'altro accetta che gli spot sui giochi invitino a giocare "il giusto". Il giusto è, poi, relativo, da individuo a individuo e spesso dipende dalle condizioni psicologiche di ognuno: chi è particolarmente disperato punterà più volte i suoi soldi, insieme a chi si farà catturare dalle slot machine divenendone giocatore compulsivo. Quanti, riflette Brignano, si giocano pensione, stipendio e tredicesima in queste diaboliche macchinette mangia soldi che attirano a loro anche i minorenni.

Lo Stato dovrebbe controllare le giocate tramite un sistema di controllo su carta d'identità o tesserino sanitario, così da essere arbitro diretto delle partite quotidiane degli italiani ed evitare che questi si rovinino per un gioco. C'è da tenere in conto, però, che lo Stato guadagna da questi oggetti del desiderio e più persone giocano, più sono le entrate: "gli piace vincere facile, allo Stato" conclude Enrico Brignano, che ricorda i bei tempi andati quando due colonne di schedina con una 200 lire erano già abbastanza sfacciate per tentare la fortuna.

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