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Ennio Morricone: “Con la Rai ho chiuso, è una storia finita”

In un’intervista al Corriere della Sera il premio Oscar 2016 per la miglior colonna sonora parla del rapporto con la tv del servizio pubblico, parlando di un accordo saltato anni fa per una proposta economica inadeguata: “Io posso anche decidere di lavorare gratis per la tv del mio Paese, ma i musicisti vanno rispettati”.
A cura di Andrea Parrella
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Il direttore generale e futuro amministratore delegato della Rai Antonio Campo dell'Orto ha risposto, tramite il Corriere della Sera, a quanto affermato da Ennio Morricon nell'intervista ad Aldo Cazzullo, nell'ambito della quale ha spiegato i motivi della spaccatura con la Rai, diversi anni fa, a causa di una proposta economica inadeguata e insufficiente ad onorare il lavoro dei musicisti dell'orchestra: "Ha ragione Morricone quando dice che se la Rai non dà una mano non si possono fare le cose nel modo giusto. Il servizio pubblico deve riuscire a promuovere il talento nazionale. La Rai deve essere il luogo in cui queste cose avvengono, perché ce lo ha scritto nel DNA".

Ennio Morricone ha vinto l'Oscar 2016 per la migliore colonna sonora, grazie al suo lavoro con Quentin Tarantino per The Hateful Eight. La premiazione del maestro italiano, Oscar a 87 anni, è stato uno dei momento più belli dell'intera manifestazione, con un ringraziamento alla moglie Maria Travia, alla quale ha dedicato il premio. Morricone è stato intervistato da Aldo Cazzullo per il Corriere della Sera, discutendo con il giornalista delle emozioni vissute a Los Angeles, dove in pochi giorni è stato omaggiato di una stella sulla Walk fo Fame e di una statuetta dall'Academy Awards. Tra le altre cose il maestro è stato interrogato sul suo rapporto con la tv pubblica, incrinatosi anni fa, in seguito alle trattative per un accordo. Le parole di Morricone non lasciano spazio ad interpretazioni:

Con la Rai ho chiuso. L'ultima volta mi hanno cercato per un'opera di Alberto Negrin. Mi hanno detto: ‘Ci sono 10 mila euro per lei e per l’orchestra'. Ora, io posso anche decidere di lavorare gratis per la tv del mio Paese, ma i musicisti vanno rispettati. Incidere una colonna sonora con un'orchestra costa almeno 20, 30, forse 40 mila euro. È stato un momento di grande imbarazzo. Così ho dovuto dire: ‘basta, grazie'". Parole dure, ma forse giuste. E se la Rai tornasse a chiamarlo? "Non credo che lo faranno. È una storia finita. Li capisco. Sono ristrettezze necessarie, le condivido anche; ma non posso chiedere ai musicisti di suonare a loro spese

Quel che è certo è che Morricone non ha certamente bisogno di elemosinare una convergenza con la Rai, vista la fama mondiale di cui può beneficiare. D'altronde, i rapporti con i drigenti della tv pubblica erano già stati compromessi negli anni '50, quando Morricone venne assunto come assistente musicale dalla RAI ma dette le dimissioni il giorno stesso.

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