Emma Marrone: “Dopo aver sconfitto il tumore ho imparato cos’è la vita vera”
Lucignolo 2.0 accompagna Emma Marrone verso una tappa del suo tour. La cantante si racconta partendo dal nome dell'album, dove con un pizzico di ironia afferma:
"Come mai ho chiamato Schiena l'album? Perché è la parte sulla quale tutti abbiamo purtroppo inflitto i nostri mali, infatti siamo tutti rovinati. Siamo tutti mezzi operati. Il prossimo si chiamerà lombosciatalgia"
Poi ha spiegato cosa le piace di più della vita on the road:
"Il bello del tour è proprio il viaggio. Io e lo staff che mi segue siamo un po' come una grande famiglia. Durante il viaggio ci divertiamo. La solitudine non mi porta tanto beneficio. Il mio motto è "più siamo meglio è". Io ho bisogno della compagnia, di divertirmi. Io di mio sono una che tende a divertirsi, ma sono anche una persona molto seria, quando mi devo concentrare lo faccio. Il mio tour inizia già dalla mattina presto."
Emma Marrone, come ha svelato più volte, è bravissima ai fornelli e ama anche mangiare:
"Io sono una mangiona. I piaceri della vita sono rimasti talmente pochi e il cibo per me è una cosa bella. In tour, devo dire, sto facendo un grande sacrificio e sono anche brava, perché sto mangiando il giusto e tutto cibo sano. Io so cucinare, cucino un po' di cose molto bene. A Roma le mie amiche mi chiamano "Mariella, la regina della padella", perché cucino bene"
Parla poi della sua famiglia, alla quale è estremamente legata.
"Mio padre è rock'n roll. Viene con la band, fa i festini con noi. È un fico. Con la mia famiglia c'è un legame forte che va al di là di qualsiasi cosa e poi comunque i miei sono abbastanza giovani e alternativi, quindi nel prossimo step del tour per un po' di date mi seguiranno"
Infine ricorda ciò che le è accaduto nel 2009, quando ha scoperto di avere un tumore all'utero:
"Non ho avuto una vita liscia, sono ancora lì che zoppico. Ho avuto questo problemino e me la sono cavata. Quando superi una cosa del genere capisci cos'è la vita vera e impari a mandare a fare in c… ciò che è inutile."