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Emiliano chiede tempo al padre che ha più di 80 anni: “Rabbia perché ha sostituito mia madre”

Papà Gino chiama a C’è posta per te i figli Emiliano e Rosaria che hanno smesso di parlargli da un anno da quando è cominciata la sua storia d’amore con Lina, incontrata dopo la morte della moglie. “Non voglio che lei parli” la interrompe Emiliano che non ce la fa a vedere un’altra donna accanto al padre. Chiede tempo, il problema è che Gino ha più di 80 anni. “Il tempo che chiedi potrebbe non esserci” cerca di convincerlo la De Filippi.
A cura di Stefania Rocco
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Gino ha chiesto l’aiuto di C’è posta per te per recuperare il rapporto con i suoi figli, Emiliano e Rosaria. Vedovo dopo quasi 50 anni di matrimonio, si è rifatto una vita accanto a Lina. I suoi figli, però, non lo hanno mai accettato e hanno smesso di frequentarlo. L’uomo, che oggi ha più di 80 anni, vorrebbe recuperare quel rapporto. Teme di vivere gli ultimi anni della sua vita senza i suoi figli, un pensiero che gli è intollerabile. Accorato, fa un appello a entrambi: “Non so se ce la faccio a parlare. La morte della mamma è stata dura per tutti. Non  avete accettato Lina ma io non sto bene così. Emiliano io sto male, sei mio figlio e voglio vederti. Io sono anziano, non sono eterno. Non fatemi soffrire per gli anni che mi son rimasti da vivere. Rosaria, sai che dopo che è morta la mamma non ce l’avrei fatta se fossi rimasto da solo. Lina l’avevi accettata e le volevi bene, non so cos’è successo dopo. Hai preso la strada che aveva preso tuo fratello. Senza Lina non vivo, ma voi mi mancate. Rosario e Barbara, vi ho trattato sempre come dei figli. Aiutatemi”.

Le ragioni dei rifiuto dei suoi figli

Lina prende la parola per cercare di aiutare Gino: “Emiliano so quanto amavi tua mamma e io non voglio sostituirla. Amo tuo padre e cerco di farlo stare bene”. Emiliano la interrompe: “Non la voglio sentire. Mio padre sì, ma lei no”. L’uomo si spiega: “Non ho mai detto che non volevo vedere mio padre. Gli ho chiesto solo del tempo. In quest’anno hanno tentato più volte a riappacificarsi con me, ma io devo essere pronto. Perché lui non può venire da solo? Devono rispettare i miei tempi. Ho un rimorso enorme (si scoglie in lacrime, ndr). Due giorni prima che morisse, mia madre e io abbiamo litigato. Non voglio rivivere questa storia. Con lei non ho fatto in tempo a scusarmi. Io vedo ancora i miei genitori insieme, lei sarà sempre un’estranea. So che adesso mio padre sta meglio e ne sono felice, ma non posso accettare di vederli insieme. Vorrei incontrarlo da solo, io e lui. È possibile che io sia geloso, ma non riesco a vederlo con un’altra che non sia mia madre. Vogliono forzarmi. So che cosa sto rischiando ma è più forte di me, non ce la faccio. Quando vedo lei provo rabbia perché mia madre non c’è più. La fede di mia madre era al dito di Lina e non esiste. Lo compro io l’anello a Lina, ma non deve essere quello di mia madre. Per lei sta mettendo suo figlio da parte. Se lei esce, apro la busta. La conoscerò quando sarò pronto e corro il rischio”. La De Filippi gli fa notare che il padre, a quel punto, potrebbe anche non esserci più, data la sua età, ma Emiliano non cambia idea: “Non ho nulla contro la signora ma non riesco a fare di più”. Anche la figlia Rosaria, che all’inizio aveva accettato Lina, spiega le ragioni del suo allontanamento: “Ero contenta di vederli insieme, ma mio padre ha anteposto Lina a noi, ai miei figli. Sono offesa. Lina è una brava donna, non ho niente contro di lei, il problema è mio padre. Si preoccupa di lei ma non di noi”.

Emiliano apre la busta, ma abbraccia solo il padre

Entrambi i suoi figli non vogliono aprire la busta, non se Lina è presente. Papà Gino tenta ancora di spiegarsi, di motivare quelle che entrambi i suoi figli ritengono delle mancanze. È consapevole, però, che Emiliano non aprirà la busta e glielo chiede ancora una volta: “Abbracciamoci, poi da domani ci vedremo poco con Lina, ma stasera no”. Emiliano non vuole ma è commosso dall’affetto che ancora sente nei confronti del padre. “Non c’è tempo” lo incalza la conduttrice e l’uomo fa un piccolo passo in avanti: “Apro la busta, stringo la mano a entrambi ma poi torno a casa mia. Lei non ha alcuna colpa, solo il fatto di essere capitata nella vita di un uomo che ha un figlio testone”. Emiliano decide di aprire la busta, ma abbraccia solo il padre. A Lina stringe la mano, poi si scusa: “Non è colpa tua”.

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