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Emanuele Filiberto: “Ho avuto un tumore da cui sono riuscito a curarmi”

Ospite di Barbara D’Urso, l’ancora giovane rampante di casa Savoia ha raccontato della sua storia d’amore con la moglie, delle figlie ed ha anche rivelato di un grave problema che ha avuto la fortuna di riuscire a superare.
A cura di A. P.
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Emanuele Filiberto è stato ospite di Domenica Live da Barbara D'Urso, per passare in rassegna quelli che sono stati gli ultimi vent'anni di vita, dalla vita con gli amici, la fine dell'esilio, il matrimonio e i figli con Clotilde. Un'intervista intensa e commovente per il principe di Savoia, che ha ricevuto anche in srtudio la sorpresa dell'amico Ottavio. Lui comincia parlando della sua infanzia difficile da privilegiato: "Non ho avuto l'infanzia dei miei amici, perché loro potevano andare a scuola in bicicletta, mentre io ero accompagnato con una macchina blindata". per poi passare in rassegna tutte le imitazioni che gli hanno fatto nel corso del tempo: "Molti mi hanno imitato. Ha cominciato Fazio in radio, poi Fiorello, che salutiamo, ma quello che era fantastico era Crozza". Poi si passa alla parte essenziale dell'intervista, dedicata al suo amore con Clotilde:

All'inizio Clotilde non mi voleva, non mi si filava. Due giorni dopo il primo incontro le ho mandato un mazzo di rose enormi a Parigi, con scritto "Mi Manchi". Lei trovò il modo di contattarmi dicendomi: "Come puoi scrivere che ti manco se non mi conosci? E poi a me le rose non piacciono". Così ho cambiato tattica: le ho regalato un cactus. Poi ci siamo messi insieme, e dopo poco lei era incinta, ma non eravamo sposati. Comunicarlo ai miei genitori è stata una delle cose più difficili del mondo. Quando gliel'ho detto sono rimasti di stucco, perché più che arrabbiati non se l'aspettavano. Decisi di sposarla nella Basilica dove si era sposato Vittorio Emanuele III, a Roma. E' banale dire che il matrimonio sia stato il giorno più bello della mia vita, ma è così.

C'è anche la lettera dell'amico Ottavio, inseparabile sin da bambino, che gli ricorda delle esperienze fatte insieme, da un incidente stradale alle scorribande giovanili, sino al matrimonio di entrambi, che sono stati vicendevolmente testimoni. Filiberto si dice enormemente fortunato per quanto la vita gli ha riservato: "Ho una grande fortuna, primo perché ho due bambine sane, e non tutti hanno la stessa fortuna". Eppure sottolinea anche i momenti di difficoltà che ha dovuto affrontare tempo fa:

Ho avuto un problema grosso, perché avevo perso la voce. Andando dal dottore si sono resi conto che avessi un tumore nel setto nasale, che per fortuna è un problema piccolo se preso in tempo. Il problema si è protratto per due anni: operato una volta, si è poi riformato, così sono stato poi costretto a controlli continui. Ma quello che ho capito è che la prevenzione è importante e fondamentale.

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