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Ellen DeGeneres nella bufera: “Ambiente di lavoro tossico e razzista, avviata indagine interna”

Bufera su Ellen DeGeneres. Il sito BuzzFeed ha pubblicato le testimonianze di dipendenti ed ex impiegati che hanno lavorato dietro le quinte di The Ellen DeGeneres Show. Le fonti hanno parlato di “ambiente tossico”, “razzismo” e “intimidazioni”. Le accuse sarebbero rivolte ai tre produttori esecutivi Ed Glavin, Mary Connelly e Andy Lassner e solo indirettamente alla conduttrice, che non sarebbe mai intervenuta. Variety fa sapere: “Avviata indagine interna”.
A cura di Daniela Seclì
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Infuria la polemica su Ellen DeGeneres. Tutto ha avuto inizio da un articolo pubblicato da BuzzFeed. Il sito sostiene di avere ascoltato le testimonianze di 10 ex impiegati  e di un dipendente che invece lavora ancora dietro le quinte del programma The Ellen DeGeneres Show. Queste fonti, che hanno preferito rimanere anonime per non subire ritorsioni, avrebbero evidenziato episodi di razzismo e hanno parlato di "ambiente di lavoro tossico".

I motivi della bufera su Ellen DeGeneres

Il motto della famosissima conduttrice è sempre stato "Sii gentile". Ellen DeGeneres non si è mai tirata indietro quando si è trattato di sostenere associazioni benefiche e compiere atti di generosità. Per questo destano scalpore le dichiarazioni riportate da BuzzFeed e che parlano di "razzismo, paura e intimidazioni". Uno degli ex impiegati ha fatto sapere: "Quella storia del ‘Sii gentile' è una caz**ta che accade solo quando le telecamere sono accese. È solo per lo show. So che danno soldi alle persone e le aiutano, ma è solo per fare spettacolo". BuzzFeed precisa che la maggior parte degli impiegati accusa i produttori esecutivi di aver creato un ambiente tossico e non Ellen DeGeneres:

"Tuttavia, se vuole che lo show porti il suo nome, dovrebbe essere più coinvolta nel controllare cosa succede. Penso che i produttori che la circondano le dicano ‘Va tutto bene, sono tutti felici' e lei ci crede, ma è una sua responsabilità andare oltre ciò che le viene detto".

Le accuse tra razzismo e licenziamenti

Tra le tante testimonianze anonime riportate da BuzzFeed c'è quella di una donna nera che sostiene di aver subito episodi razzisti sul lavoro: "A una festa di lavoro, uno degli autori mi disse: ‘Mi dispiace, conosco solo i nomi delle persone bianche che lavorano qui‘ e i colleghi sono scoppiati a ridere anziché difendermi". Secondo quanto racconta, quando ha evidenziato le discriminazioni il suo capo avrebbe reagito così:

"Ogni volta che sollevavo il problema con il mio capo, lui tirava fuori storie di amici neri a caso e di come fossero stati in grado di gestire queste situazioni. Usava queste storie per dire: ‘Capisco i tuoi problemi', ma erano tutte stronz*te".

L'impiegata, poi, avrebbe scoperto che un collega appena assunto e che faceva il suo stesso lavoro, percepiva il doppio dello stipendio rispetto a lei. Così, lo avrebbe fatto presente, senza ottenere alcuna risposta. Il produttore Ed Glavin l'avrebbe convocata dicendo di aver saputo della richiesta di un aumento e delle sue lamentele circa presunte discriminazioni: "Disse che me andavo in giro sembrando risentita e arrabbiata". A quel punto la donna, stanca di tollerare, sostiene di essersi licenziata.

Un altro ex impiegato ricorda di essersi assentato per un mese. Doveva essere ricoverato in un ospedale psichiatrico a seguito di un tentato suicidio. Quando finalmente potè rientrare a lavoro, a suo dire, gli avrebbero fatto sapere che la posizione che occupava era stata eliminata. Un dipendente, poi, avviò una campagna GoFundMe per coprire le spese mediche che non venivano corrisposte dall'assicurazione sanitaria dell'azienda. Solo 24 ore più tardi, sarebbe stato richiamato dai superiori che gli avrebbero intimato di chiudere la raccolta fondi perché poteva danneggiare l'immagine di Ellen DeGeneres: "Si infuriarono con me. Erano molto più preoccupati per l'immagine di Ellen che di aiutarmi". Un mese più tardi lo avrebbero licenziato per aver pubblicato sui social una foto con alcuni colleghi e che veniva ritenuta una violazione del contratto. Un altro impiegato ha concluso:

"Le persone si concentrano sui pettegolezzi che dicono che Ellen sia una persona meschina, ma non è questo il problema. Il problema sono i tre produttori esecutivi che sono responsabili di tutte queste persone. Ritengono che tutti quelli che lavorano allo show siano fortunati. Perciò se hai un problema, dovresti andartene e assumeranno un altro perché tutti vorrebbero lavorare lì. Non parlano mai delle persone licenziate. Il venerdì mattina facciamo una riunione e a volte, persone che hanno lavorato da sempre con noi, non ci sono più. Sparite senza che nessuno spieghi niente".

La replica dei produttori esecutivi

Ed Glavin, Mary Connelly e Andy Lassner, produttori esecutivi di The Ellen DeGeneres Show hanno replicato a BuzzFeed con una nota. Si sono detti dispiaciuti per l'accaduto e hanno sollevato la conduttrice da ogni responsabilità:

"Nel corso di quasi vent'anni, 3000 episodi e 1000 membri dello staff, ci siamo sforzati di creare un ambiente lavorativo aperto, sano e inclusivo. Abbiamo il cuore spezzato e siamo dispiaciuti di apprendere che anche una sola persona nella nostra famiglia abbia vissuto un'esperienza negativa. Non è ciò che siamo, ciò che cerchiamo di essere e non è la missione che Ellen ci ha affidato. Per la cronaca, la responsabilità giornaliera dello show è completamente nostra. Prendiamo tutto ciò molto seriamente e ci impegniamo a fare di meglio. Faremo di meglio".

Avviata un'indagine interna

In queste ore, si è aggiunto un ulteriore tassello alla vicenda. Secondo quanto sostiene Variety, WarnerMedia avrebbe avviato un'indagine interna. Già la scorsa settimana, i produttori dello show Telepictures insieme a Warner Bros. Television avrebbero avvisato lo staff di The Ellen DeGeneres Show circa l'intenzione di sentire sia gli attuali impiegati che gli ex dipendenti per permettere loro di raccontare l'esperienza vissuta sul posto di lavoro e fare luce su questa vicenda.

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