Elisabetta Canalis torna in tv: “Sarà l’anno di Cattelan, Elodie e Siani”
Il ritorno di Elisabetta Canalis in tv è un evento nell'evento. È lei la nuova conduttrice di Vite da Copertina, format originale di Tv8 giunto alla sua sesta stagione, che parte oggi mercoledì 1° settembre alle 17.30, in onda poi tutti i giorni dal lunedì al venerdì. A Fanpage.it, la showgirl più poliedrica della tv (ha fatto tutto e sempre bene: velina, attrice, conduttrice, Sanremo) parla con semplicità dell'emozione del ritorno – "Ho fatto vedere la prima puntata a mia mamma, le è piaciuta e mi fido del suo giudizio" – e, calandosi perfettamente nel suo nuovo ruolo, lancia un pronostico sui volti simbolo della prossima stagione televisiva: "Alessandro Cattelan, Elodie e Alessandro Siani".
Bentornata in tv, Eli. Sei pronta? Come ti senti?
Eh, mi sento in ansia. Perché io sono una che non è mai sicura, che va sempre a rivedersi. Però, ho fatto vedere la puntata a mia mamma, le è piaciuta e io mi fido del suo giudizio. Chiaramente era da tanto tempo che non conducevo un programma con così tanto spazio, ora vorrei mettere sempre un po’ di più del mio in questo format.
Nella prima puntata ci sarà con te Santo Pirrotta e il focus è sulle località estive dei vip. Con chi condividerai lo studio nelle prossime puntate?
Ci sarà Giulia Gaudino, Paolo Giordano, Ildo Damiani, ci saranno le giornaliste di Sky che mi aiuteranno per la parte cinema e serie tv. Tanti personaggi che conoscono l’argomento di puntata e che mi aiuteranno a costruire il racconto.
Oggi parte la Mostra del Cinema di Venezia. Parlerete anche di questo?
Noi cercheremo di non andare sull’attualità, ma prepareremo delle rubriche tematiche un po’ staccate. Avremo anche una puntata omaggio a Raffaella Carrà.
Ogni venerdì, si chiuderà la settimana con le classifiche dei vip – una rubrica fissa del programma. Chi vedi in questo momento particolarmente in ascesa e perché e che stagione televisiva ti aspetti nel complesso?
Vedo una grandissima Elodie, una ragazza che ha fatto le scelte giuste professionalmente e la vedo quindi con un futuro molto interessante. È una brava cantante ed è un personaggio. Chiaramente, anche i Maneskin che hanno già avuto un successo worldwide.
E personaggi televisivi?
Guarda, io sono sempre stata una grande fan di Alessandro Cattelan. L’ho sempre considerato sopra la media. Eravamo in agenzia insieme quando lui lavorava a Mtv e ho sempre pensato che fosse bravissimo. Ora ha questa sfida in Rai e credo crescerà ancora.
In venti anni di televisione sono cambiate tante cose, altre invece restano esattamente dove sono: penso proprio a Striscia la Notizia.
Io non sarei qua a parlare con te se non fosse stato per Striscia. Farei un altro lavoro, probabilmente. Devo tutto a loro. È un programma che è un’istituzione. C’è un lavoro enorme di team che Antonio Ricci ha portato avanti e che adesso Vicky Ricci, sua figlia, sta portando avanti – ma sempre con la supervisione di papà Antonio. E checchè se ne dica dello stile, che certe cose si possono affrontare in un modo o in un altro, Striscia resta una formula vincente. Come lo è la formula de Le Iene, di Scherzi a Parte.
Tutti format di Mediaset.
Io sono nata in Mediaset e sono rimasta in Mediaset per tanti anni, sono legata tantissimo a quei programmi. Mi piacciono molto.
Tra l’altro a Striscia quest’anno c’è il debutto di Alessandro Siani e Vanessa Incontrada. Come li vedi?
Li vedo bene. Alessandro, poi, è un talento enorme. È bravissimo.
Con lui hai fatto il suo secondo film.
Sì, abbiamo fatto un film e mezzo insieme. Anche quello con Christian De Sica (“La seconda volta non si scorda mai” e “Natale a New York”, ndr). Ricordo che durante le pause del film andavamo a mangiare al ristorante, e lui mandava sempre qualcuno a controllare che non ci fossero matrimoni. Era terrorizzato dal fatto che ci potesse essere qualche matrimonio perché altrimenti sarebbe stato chiamato per fare qualcosa. Alessandro è un gigante nella sketch comedy, poi come attore mi fa, lo dico, “pisciare” dal ridere. Benvenuti al Sud con Claudio Bisio è un capolavoro: ha esportato l’essere napoletano al Nord.
Sei impegnata in una raccolta fondi partita a fine luglio a favore della tua Sardegna, devastata dagli incendi.
Non è solo una raccolta fondi ed è questa la peculiarità di questa operazione. Giusto dare aiuti economici immediati, ma la cosa bella è che il Banco di Sardegna ha dato l’input per riprendere a lavorare. Hanno messo a disposizione dei fondi, dei prestiti a tasso zero per chi ha perso la casa e l’attività e credo sia questo il vero regalo che questa operazione ha fatto a noi sardi. Poi, è chiaro, penso ci siano perdite che sono difficili da recuperare.
Su che è successo con Salmo – il concerto passa parola ad Olbia, gli assembramenti – tu come ti poni, cosa ne pensi?
Guarda, non me la sento di giudicare nessuno. È un momento caldo per il mondo degli artisti e della musica in generale. Non mi sento nessuno per giudicare né le scelte di Salmo né le scelte di chi lo critica.