Elisa: “Tra me ed Emma c’è un rapporto speciale, nessuna competizione”
Quest'anno la vediamo nelle inedite vesti di coach della Squadra Blu di Amici. Elisa si è raccontata al settimanale "Top". La cantante ha ricordato le persone a cui sente di dover dire grazie:
“Sicuramente a due persone: la mia insegnante di italiano alle scuole medie è la prima. Ricordo che durante il secondo anno avevo deciso di saltare la scuola, unendomi a un gruppo di teppistelli di cui facevano parte anche due ragazze che erano scappate di casa. Abbiamo trascorso la mattina in una fabbrica in cui c’erano vetri rotti e materiali pericolosi. Alla fine siamo stati rintracciati dalle forze dell’ordine perché una delle due ragazze aveva lasciato un bigliettino a casa. Non dimenticherò che in quell’occasione la mia prof. mi ha fatto capire che non bisogna né mentire, né fuggire dai problemi. Un’altra persona che devo ringraziare è la mia insegnante di pianoforte: prima di conoscerla ero una ritardataria cronica e tendevo sempre ad avere una postura gobba davanti ad uno strumento. Lei però mi poggiava una matita dietro la schiena per far sì che la tenessi dritta e i libri sotto le ascelle“.
Ha spiegato, dunque, cosa l'abbia convinta a partecipare al programma di Maria De Filippi:
“Già lo scorso anno avevo accettato di partecipare come ospite, duettando con i Dear Jack. Mi si è aperto un mondo, fatto di giovani che si impegnano al massimo e hanno urgenza di dire la propria. Tutta quest’energia mi ha spinta a mettere al loro servizio la mia esperienza. Mi piace l’idea di poter aiutare qualcuno, dando una sana iniezione di fiducia. Credo che l’Italia abbia bisogno di questo, di aiutarsi a vicenda. È stato molto difficile scegliere dei ragazzi da portare avanti e altri a cui dire di no, e credo che questa mia difficoltà sia emersa. Però vedo quest’aspetto come una possibilità di crescita per me stessa e il fatto che oggi io riesca a dire di no è anche un bene“.
Infine, ha raccontato come si trova con Emma Marrone:
“Benissimo, abbiamo davvero un rapporto speciale. Sono felice che dall’altro lato ci sia lei, così come orgogliosa che lei si stia trovando bene con me: ci stiamo aiutando a vicenda, stimolandoci reciprocamente e questo ci porta a fare sempre meglio. Tra me ed Emma non c’è nessuna competizione, è tutto in funzione dei ragazzi. Per esempio, quando vedo che lei riesce a realizzare dei numeri stupendi, immediatamente scatta in me il desiderio di fare altrettanto. Di conseguenza, a guadagnarci sono i ragazzi, come è giusto che sia“.