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Elisa di Rivombrosa, Jane Alexander: “Pensavano fossi davvero stronza e volessi uccidere la Puccini”

Jane Alexander rivela su Fanpage.it tutti i segreti di Lucrezia Van Necker, la perfida Marchesa della serie tv Elisa di Rivombrosa. L’attrice ha raccontato come è stata scelta per quel ruolo, chi ha ispirato il personaggio e quali altre attrici hanno sostenuto il provino. Inoltre, ha parlato del suo rapporto con il resto del cast e ha svelato aneddoti inediti. Sul set conobbe Christian Schiozzi, dal quale ebbe il figlio Damiano. Durante la prima stagione della serie, infatti, Jane Alexander era incinta.
A cura di Daniela Seclì
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Canale5 sta riproponendo le repliche della serie televisiva del 2003 Elisa di Rivombrosa. La prima puntata è stata accolta da commenti entusiastici, anche da parte di chi non aveva mai visto la fiction di Cinzia TH Torrini. L'hashtag dedicato ha scalato la lista dei trend su Twitter, attestandosi in pochi minuti al primo posto. Tra i personaggi più commentati, Lucrezia Van Necker interpretata da Jane Alexander. Fanpage.it ha intervistato l'attrice, che ha svelato tutti i segreti della perfida Marchesa e ha commentato il grande affetto dei fan: "Sono arrivate tantissime richieste a Mediaset da parte di persone che volevano rivedere questa serie. Sono sconvolta".

Cominciamo dal principio, come hai ottenuto il ruolo di Lucrezia Van Necker?

Mi proposero di fare il provino. Quando arrivai, c'era tanta gente tra cui attrici già note. Non ero molto conosciuta, avevo fatto ben poco prima di allora. Però avevo evidentemente colpito qualcuno che mi aveva proposto. Per quanto mi riguarda, andò malissimo.

Come mai?

Non avevano le scarpe adatte, le parrucche migliori le avevano date alle altre attrici. Io avevo una parrucca orrenda. Ero veramente disperata. Non mi avevano nemmeno truccata, a differenza delle altre. Si vedeva che non avevano grande fiducia in me. Le parrucchiere, ingannate dal mio nome, pensavano che fossi straniera e parlavano di me in italiano, come se io non potessi capirle. Adesso mi fa ridere, al momento un po' meno.

Dicevano cose spiacevoli?

Sì, dicevano: "Ma chi è questa?", "Guarda come l'hanno conciata", "Mettiamole questa parrucca tanto…". Cose così. Ho fatto finta di niente, ma immaginerai la mia condizione quando sono andata a fare il provino. Non ero proprio allegrissima. Mi sentivo veramente l'ultima ruota del carro. Ho fatto il provino e me ne sono andata, pensando finisse tutto lì. Invece, sono stata richiamata.

Il secondo provino come andò?

Mi hanno truccato, pettinato e messo una parrucca pazzesca. Mi sentivo la più figa del mondo. Stavo raggiungendo la zona dove si teneva il provino quando passò Alessandro Preziosi, che non conoscevo. Mi fermò e mi disse: "Voglio fare il provino con te". Stava andando via, aveva già provato con altre attrici. Gli ho detto: "Mi dispiace, ma non ho studiato granché, non ho mai pensato che potesse andare bene". Preziosi ha buttato per terra il copione che avevo in mano e mi ha detto: "Improvvisa, ma questo ruolo ce l'avrai".

Poi il lieto fine…

Sì, ricordo che avevo le scarpe da ginnastica perché del mio numero non c'erano. Fare la camminata di Lucrezia fu complicato. Dopo aver fatto il provino, Cinzia TH Torrini mi chiese di andare a vedermi nel monitor. Lì ho capito che Lucrezia ero io, non ce n'era per nessuno mi dispiace.

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Quali altre attrici si erano proposte per il personaggio di Lucrezia?

Mi ricordo sicuramente Irene Ferri, Vanessa Gravina e Anna Falchi. Preciso che io non credo alla competizione tra donne. Se vai a fare un provino e non ti scelgono è solo perché magari un'altra andava meglio per quel ruolo.

Come mai decisero di farti doppiare da Emanuela Rossi? Recitavi in inglese?

No, recitavo in italiano. In realtà, Emanuela Rossi l'ho scelta io. Andai a fare la prima prova di doppiaggio. Cinzia e la direttrice di doppiaggio decisero che non gli piaceva la mia voce. Io, figlia di doppiatori e doppiatrice da sempre, rimasi perplessa. Secondo loro non ero capace. Esiste la legge Voce – Volto in Italia, quindi avrei potuto oppormi a farmi doppiare. Però non volevo creare un problema. Andava tutto bene, ero incinta di qualche mese, ero una donna felice, avevo finito di fare 10 mesi di riprese e volevo godermi la gravidanza. Sono tornata a casa e ho chiesto consiglio a mio padre, direttore di doppiaggio.

Si dice che la tua voce non sia stata ritenuta idonea perché troppo dolce e dunque non abbastanza malvagia per Lucrezia Van Necker. È vero?

Non lo so, vuoi metterla così? (ride, ndr). Ti sembra che io abbia una voce dolce? Infatti mio padre scelse Emanuela Rossi, che aveva una voce molto simile alla mia. Ma in fondo non mi interessa. Lucrezia ha avuto successo anche grazie alla voce di Emanuela, chissà se avrebbe avuto lo stesso successo con la mia.

Cosa pensa Jane Alexander della perfida Lucrezia?

Io la amo follemente, non posso essere arrabbiata con lei. Credo che sia una donna che ha sofferto tanto per amore e non riesce a riprendersi, non riesce a sopportare di essere stata abbandonata. È una donna debole. Poi sicuramente è nata nobile, è una snob, una che si crede un po' chissà chi. Ma non credo che sia cattiva di suo. L'hanno fatta diventare così. Lucrezia, poi, è tutta un'alzata di sopracciglio, diciamocelo (ride, ndr).

È vero, una mimica facciale invidiabile.

In quei mesi, andavo in giro con le sopracciglia mozzate. Me le avevano rasate per creare quelle pazzesche di Lucrezia. La parrucca creava questa fronte altissima, sproporzionata rispetto alle sopracciglia e quindi me le avevano alzate.

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Com'era il rapporto sul set e fuori con Alessandro Preziosi?

Buono, Alessandro è simpatico. Sul set ci siamo divertiti, ma fuori dal set non ci siamo visti tanto. In realtà, sono stata bene con tutti. Io poi ho trovato l'amore su quel set. Mio figlio Damiano nasce con Elisa di Rivombrosa. Senza la serie non lo avrei mai avuto.

Il tuo ex compagno Christian Schiozzi, padre di Damiano, quindi lavorava nella serie?

Sì, era il segretario di produzione di Elisa di Rivombrosa. In dieci mesi di tempo sono riuscita a conoscerlo, a innamorarmi e anche a rimanere incinta. Nell'ultima scena di Lucrezia, nella prima stagione, Cinzia TH Torrini ha voluto mettere anche Christian, perché voleva che ci fossimo tutti e tre. C'era Damiano nella pancia, Christian dietro che faceva la comparsa e io.

Tornando a Lucrezia, ti è capitato di assistere a reazioni bizzarre da parte dei fan quando ti incontravano per strada?

Tante volte. Spesso uscivo con Vittoria Puccini. Ci fermavano e le dicevano: "Vittoria attenta, lei ti vuole uccidere. Non è una tua vera amica. Fa finta di esserlo, ma in realtà ti vuole male". Vittoria rideva. E non sai quante volte a me hanno detto delle cose tremende.

Cosa ti dicevano?

La domanda che mi facevano in continuazione era: "Tu sei veramente cattiva?". Io rispondevo sempre: "No, sono un'attrice, recito". Non ce la facevo più. In un'intervista, mi fecero per l'ennesima volta la stessa domanda. Allora lanciai uno sguardo al mio ufficio stampa, che si spaventò, e risposi: "Sì, sono veramente cattiva. Non ce la faccio più a tenermi questa cosa dentro. Mi hanno preso perché ho davvero questa indole. Sono un'assassina. Voglio vedere la gente morta". Dopo quest'intervista, mi fermò un vecchietto per strada. Avrà avuto 80 anni. Mi urlò: "Io lo sapevo, lo avevo detto a mia moglie che tu eri veramente cattiva. Finalmente hai avuto il coraggio di dirlo".

Per te non è un problema che dopo tanti anni ti associno ancora a quel personaggio?

Va benissimo così. Mi dispiace solo che ancora adesso la gente pensi che io sia una stronza. Però questo significa anche che ho interpretato bene Lucrezia. Mi sono basata su Crudelia De Mon e la strega cattiva di Biancaneve. Non su persone reali perché per me Lucrezia era la cattiva dei cartoni animati. Poteva permettersi di fare cose che una persona reale non avrebbe fatto.

Sei rimasta in contatto con gli attori del cast?

Con Luca Ward ci sentiamo ogni tanto sui social. Alessandro Preziosi l'ho incontrato l'anno scorso in treno, dopo tanti anni, ed è stato molto bello vederlo. Mi ha fatto piacere. Vittoria Puccini l'ho sentita qualche mese fa. Non ci sentiamo spesso, ma ci vogliamo molto, molto bene.

Dopo 5 minuti di messa in onda, Elisa Di Rivombrosa si è attestata prima nei trend su Twitter. Cosa credi che abbia reso questa serie immortale?

È una storia ambientata in un periodo non moderno e credo che questa cosa aiuti. Inoltre, è una storia d'amore. La storia d'amore funziona sempre. Poi la serie è molto curata, ci sono costumi strepitosi, delle location bellissime. È proprio bella da vedere. Questo, secondo me, è stato fondamentale. Se investi soldi, le cose funzionano.

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