Elena Santarelli si racconta a Paola Perego: “Ho voluto vedere il tumore di Giacomo, era orrendo”
Torna "Non disturbare", il programma di Paola Perego in onda su Rai1 in cui gli ospiti della conduttrice si raccontano a lei nel confessionale laico di una camera d'albergo. Ospiti della prima puntata di questa seconda edizione Cristiano Malgioglio ed Elena Santarelli, che oltre a ripercorrere la sua carriera ha ovviamente raccontato alla conduttrice la vicenda della malattia di suo figlio Giacomo, che negli ultimi anni ha affrontato una dura lotta con un tumore. Vicenda che lei ha vissuto pienamente, senza nascondersi e senza nasconderla, scegliendo di diventare un simbolo di questa lotta. Ed ha deciso di andare fino in fondo, racconta alla cnduttrice:
Ho voluto vedere il tumore di Giacomo. L’ho visto in foto. L’oncologa mi ha detto: “Sei pazza?”. Ho voluto vederlo perché mi mancava un pezzo di tutto questo puzzle. Avevo gli altri personaggi, ma il mostro cattivo mancava… Lo immaginavo diverso. Era orrendo!.
Sebbene suo figlio sia entrato in fase di remissione, ovvero il tumore ha mostrato di rispondere positivamente alle cure, la strada da percorrere è ancora lunga, racconta lei: "La lotta di Giacomo contro la malattia è come una partita di calcio: il primo tempo lo ha vinto, ma ora ci sono alcuni tempi supplementari da vincere. Le cure sono finite e la malattia è sconfitta, ma per i prossimi cinque anni dovrà fare spesso dei controlli…". Ha quindi aggiunto: “Speriamo che il male non si ripresenti”.
Tuttavia la famiglia, in questo momento, sta vivendo un periodo di serenità, dopo aver tirato un sospiro di sollievo alcune settimane fa quando proprio Elena Santarelli aveva annunciato pubblicamente i progressi delle condizioni di salute del bambino. Che ha chiesto ai suoi genitori (Elena Santarelli è sposata con l'ex calciatore e commentatore televisivo Bernardo Corradi) di poter fare un'esperienza nuova: "Dopo la fine delle cure, ha chiesto di fare un viaggio e ha scelto New York". Il volto televisivo ha poi aggiunto: "La ripresa della vita normale è lenta: bisogna metabolizzare, ci vuole tempo”.