Efe Bal su J.K. Rowling: “La scrittrice ha ragione, io sono un uomo e sono fiera di essere uomo”
Le parole di J.K. Rowling, la scrittrice della popolare saga di Harry Potter, una delle opere più influenti degli ultimi 30 anni, ha in qualche modo riaperto il dibattito sulle identità di genere. Tutto è cominciato con un tweet in cui la scrittrice ironizzava su un articolo che parlava di "persone che hanno le mestruazioni": "Sono sicura che ci fosse un nome per parlare di queste persone…". Da quel momento, le sue parole e il suo atteggiamento è diventato oggetto di contestazione, anche da parte degli stessi attori più influenti delle sue opere (su tutti Emma Watson, Daniel Radcliffe e Eddie Redmayne).
Abbiamo parlato con Efe Bal, la transessuale e sex-worker più famosa d'Italia. Ci prende in contropiede quando le chiediamo un commento sulle parole di J.K. Rowling: "Io sostengo perfettamente il suo punto di vista. Esiste l'uomo e la donna. Tutto il resto, viene dopo". Partendo da questo, l'incontro diventa l'occasione per esplorare il mondo gay e trans dal suo punto di vista.
Efe, mi sembra di capire che le parole di J.K. Rowling non ti abbiano toccato più di tanto?
Sono argomenti inutili nei quali più insisti e più diventa difficile sostenere qualsiasi opinione. Io sono un uomo. Lo puoi scrivere, sono un uomo e sono fiera di essere un uomo. Lo puoi dire perché lo sostengo con fierezza. Sono fiera di quello che sono.
Cioè?
Io sembro una donna ma guadagno con il mio cazzo. Se qualche deficiente prova ad umiliarmi, mi dà dell'uomo, io confermo e ribadisco: si, sono uomo ma sembro una donna e guadagno soldi con il mio cazzo.
Quindi tu non sei una trans, ma un uomo…
Un uomo è sempre un uomo. Anche la trans più bella del mondo, riesci a capire che è una trans dal suo sguardo. Puoi essere la più figa, puoi anche depilarti tutta, puoi avere la pelle più liscia, puoi avere il corpo più bello, ma il tuo sguardo, il tuo modo di riflettere su un argomento, quando ti incazzi, quando agisci, quello che sei resta tale. Cioé: sei un uomo. Punto. Quello non lo puoi mai cambiare. Il genere binario esiste, l'uomo e la donna esistono.
Quindi sei contraria al genderless?
Sono argomenti che non esistono. Non sopporto quelli che parlano di ‘fluo'. Penso ad Achille Lauro che gioca con le parole e non si dice né uomo, né donna ma ‘fluo'. Che vuol dire ‘fluo'? Non si sa. E pure Kate Hudson vuole crescere suo figlio ‘fluo' perché secondo lei non sa se vuole diventare un uomo o una donna, ma che roba è?
Mi sembra una posizione un po' conservatrice.
Abbiamo già tanti problemi, viviamo in un periodo di merda, anche il mio lavoro è crollato, ma adesso non mettiamo questo argomento sul genere, che non ci sia uomo o donna. Esistono uomini e donne. Che poi vogliano andare con altri uomini, con altre donne, fare quello che vogliono, non ci piove. Ma restiamo uomini e donne, geneticamente. Ti posso fare un esempio?
Prego.
Io ho avuto una mia amica che ha provato a cambiare sesso. Dopo l'operazione è stata costretta a masturbarsi tutti i giorni con i vibratori per mesi e mesi, per tenere la vagina aperta.
E alla fine?
È diventata più piccola. Perché alla fine la vagina ricostruita è come una ferita. Se non metti qualcosa lì dentro per diverse ore, quella roba si chiude. Per questo continuo a pensare e a sostenere che un uomo, nato uomo, non cambia neanche quando diventa donna.
Però, ritornando alle parole di J.K. Rowling, rischiano in un certo modo di alimentare ulteriormente l'omofobia e la transfobia. Su questo punto, cosa pensi?
Con tutto il rispetto, io sono qui da 21 anni come transessuale, con il mio nome da uomo, Efe Bal. Vivo nello stesso stabile da 20 anni, in pieno centro di Milano e tutti quelli che abitano qui sanno che faccio la prostituta. Io quando esco mica mi cambio. E non ho mai avuto problemi di omofobia. In ogni occasione l'ho sempre detto: volete un esempio che l'Italia è il Paese più bello in cui vivere? Sono io. Mai una volta ho avuto un episodio di omofobia. Se non con altre trans o con altri gay.
Questa spiegamela.
Vorrei tanto girare un video con voi, andiamo insieme in un locale gay. Vi farei vedere che non ci fanno entrare perché noi trans non siamo i benvenuti nei locali gay. Poi però capita il Gay Pride, ci sono cinquantamila gay, dieci trans in passerella e allora andiamo bene. Ma siamo completamente diversi. Noi non siamo uguali, non dovremmo neanche batterci per lo stesso ideale. Noi trans siamo etero. Io sono un uomo, ma se non fosse per il mio lavoro io vorrei tagliare il mio cazzo, diventare una donna e trovare l'uomo più maschio che c'è. Un uomo che mi tratti come una fanciulla, una donna, una femmina.
E dunque lo posso scrivere maiuscolo: Efe Bal sostiene la posizione di J.K. Rowling.
Sì, e mi ripeto: la scrittrice ha ragione. Puoi fare quello che vuoi, cambiare da uomo a donna e viceversa, ma il tuo pensiero resterà quello del tuo genere di appartenenza. Rifletterai e penserai come un uomo, se sei uomo. Come una donna, se sei donna. Finché avrai un cervello da uomo, o da donna, non cambierai.
Senti, per chiudere, per te una trans in quale bagno deve entrare? In quello degli uomini o in quello delle donne?
In aereo, c'è il bagno uomo o donna? Mi sembra proprio di no. E allora, che differenza fa?