Edoardo Romano dei Trettré: “Guadagnavamo così tanti soldi che un po’ ci vergognavamo”
Ci sono nomi di artisti che sono indissolubilmente legati all'età dell'oro della televisione, quella in cui il piccolo schermo era un mezzo di comunicazione non solo dominante, ma totale. I Trettré, lo storico gruppo comico partenopeo, sono tra i simboli di un momento significativo della storia di Mediaset – al tempo Fininvest – quando l'arrivo di programmi come Drive In segnava irrevocabilmente il linguaggio della televisione generalista.
Perché i Trettré si sono sciolti
A raccontare quegli anni è stato Edoardo Romano, che insieme a Gino Cogliandro e Mirko Setaro negli anni 70 dava vita al trio, oggi non più in attività. Ospite di Francesco Fredella nello spazio di RTL 102.5 News, l'attore ha parlato di quegli anni di grande successo, spiegando le ragioni per le quali, dopo molti anni insieme, i Trettré si siano sciolti: "I Tre tre sono stati il passato. Ora basta. Con loro mi sento, certo. Siamo amici. Nessuna lite, un divorzio consensuale. Ma adesso facciamo cose diverse, totalmente”. Nessuna ipotesi di un ritorno in scena insieme, dice Romani, convinto che la minestra riscaldata non piaccia a nessuno:
“Ad un certo punto della nostra carriera abbiamo ben pensato di fermarci perché la televisione andava in una direzione che non ci piaceva. Cominciavano a produrre programmi usa e getta che non appartenevano alla nostra cultura storica, artistica e teatrale”.
Gli anni in Fininvest
I fasti di quei tempi, in cui la televisione dava una visibilità totale e i social e internet non esistevano, si ricordano anche per le cifre che giravano al tempo: "Di soldi, a quell’epoca, ne abbiamo guadagnati così tanti che un po’ ci vergognavamo”, spiega Romani, che oggi si dedica ad altro, con progetti teatrali e una carriera solista che gli ha permesso anche di lavorare con Pupi Avati (La rivincita di Natale).
Il dolore di Romano per la morte della moglie
Ma Edoardo Romano si lascia andare anche a una rivelazione triste, che riguarda la sua vita privata, ovvero la scomparsa della moglie risalente a oltre 30 anni fa. Qualcosa che spiega di non aver mai detto a nessuno: “Sono vedovo. Non l’ho mai detto. Mia moglie è morta 33 anni fa all’inizio della mia carriera, non è riuscita a vedere quello che I Trettré hanno fatto. Ma ho dedicato i miei successi a lei”. E aggiunge: “Per tanti e tanti anni non ho mai raccontato nulla a nessuno. Ora lo faccio e vi dico che ho fatto il papà delle mie due figlie e sempre il comico”.