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E’ ufficiale, Giannini a “Ballarò”: lascia Repubblica dopo 28 anni

Il vicedirettore di Repubblica Giannini ha firmato un contratto biennale con la Rai: sarà al timone di un “Ballarò” con meno parole e più fatti. Ma l’Usigrai è già sul piede di guerra…
A cura di Fabio Giuffrida
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Qualche giorno fa vi avevamo anticipato che Massimo Giannini, attuale vicedirettore del quotidiano Repubblica, avrebbe condotto la nuova edizione del talk show di Rai 3 "Ballarò". L'indiscrezione era trapelata grazie a TvBlog e Giornalettismo che parlavano di un accordo ormai raggiunto: così è stato, il giornalista di Repubblica prenderà il posto di Giovanni Floris che, a sua volta, ha firmato un contratto milionario con La7 che lo legherà alla tv di Urbano Cairo per ben 5 anni. E se Floris potrebbe disporre di un programma in prima serata e di una striscia prima del TgLa7, Giannini dovrà riformare la sua squadra di lavoro, dovrà sguinzagliare i suoi inviati e creare un talk show che non assomigli troppo a quello del suo predecessore. Il debutto del programma è previsto in prima serata su Rai 3 il prossimo 16 Settembre: Giannini, come annuncia Repubblica, ha firmato un contratto biennale con la tv di stato per il quale sarà non solo conduttore ma anche autore. Una  decisione che gli è costata le dimissioni dal quotidiano nel quale lavorava da ben 28 anni.

A "Ballarò" meno parole e più fatti

Massimo Giannini a Repubblica è stato a capo della redazione economica e poi di quella politica; successivamente ha diretto il supplemento del lunedì "Affari & Finanza" e per un anno la nascente "Repubblica Tv"; ha scritto due libri "Ciampi. Sette anni di un tecnico al Quirinale" e "Lo statista. Il ventennio berlusconiano tra fascismo e populismo" e presto, dunque, aggiungerà al suo curriculum, la conduzione del talk show più visto della televisione italiana. La trasmissione non cambierà nome anche se gli autori, precisa Repubblica, "vogliono che il programma abbia una forte riconoscibilità ed identità politica": "Gli inviati della trasmissione saranno più sul campo, sul terreno, alla ricerca di notizie ed esclusive mentre lo studio proverà a sfuggire al rituale delle liti tra politici che ha già affossato tanti talk show nella passata stagione televisiva" si legge. Dunque meno parole, meno opinionismo e più fatti; più spazio anche ai social network.

L'Usigrai sul piede di guerra: basta "giornalisti esterni"

L'arrivo di Massimo Giannini in Rai (già intervistato da Fanpage.it), però, non piace affatto al sindacato dei giornalisti della tv di stato che rimproverano all'Azienda di non aver affidato l'incarico ad un interno, senza dover garantire lauti stipendi a giornalisti che non fanno parte della Rai. "Siamo alla spending review a giorni alterni. L'ennesima chiamata di un cronista esterno è uno schiaffo ai 1700 in forza alla Rai. Gubitosi riveli con massima trasparenza i contenuti del contratto siglato con Giannini: la Rai deve essere una casa di vetro, quindi parli con chiarezza. E già che c'è, dica quanti giornalisti esterni sono contrattualizzati con le nostre testate e reti, e quanto costano ai cittadini" ha chiesto l'Usigrai. A svelare i contenuti del contratto ci pensa il quotidiano "Libero" che parla di 400-450 mila euro lordi annui; Vianello, invece, non si sbilancia e dichiara che "c'è una doverosa riservatezza aziendale". A proposito, il direttore di Rai 3, Andrea Vianello, ha commentato così l'arrivo di Giannini in Rai:

Sono contentissimo per questa scelta. La Rai acquista una professionalità esterna di grande spessore e competenza […] Va via un esterno Rai, Floris, e arriva un altro esterno.

La conferma arriva anche via Twitter:

Ora è ufficiale! Massimo Giannini sarà alla guida del nuovo Ballarò dal 16 settembre in prima serata su Rai 3 con grandi novità.

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