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È morto Nereo, padre di Ezio Greggio: soldato, finì nei campi di concentramento in Germania

Da Striscia la Notizia arrivano le condoglianze a Ezio Greggio per la morte del padre Nereo. Il conduttore era solito salutare il genitore, con più volte nello studio del Tg satirico, a fine trasmissione.
A cura di Stefania Rocco
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È morto Nereo, padre di Ezio Greggio. È Striscia la notizia a fare le condoglianze in diretta al conduttore del noto Tg satirico. Greggio era solito salutare il padre a fine trasmissione, rivolgendosi a lui con il nome di “Nereus”. Fu lui stesso, in risposta agli spettatori, a spiegare che l’uomo in questione era proprio il padre. Sempre Ezio lo presentò al pubblico pubblicando sui social una foto con il padre scattata all’interno dello studio di Striscia. Nereo aveva 95 anni. Sono stati Gerry Scotti e Michelle Hunziker, attuali conduttori del tg, a dare la notizia della morte del padre di Ezio. "Ciao Nereo" lo hanno salutato i conduttori, per poi chiudere la puntata senza stacchetto e senza alcun jingle.

I racconti di Nereo che hanno ispirato Ezio

Nel corso di una delle rare interviste concesse, Ezio Greggio raccontò la figura del padre. Rivelò che furono i suoi racconti a ispirare parte dei suoi più grandi successi in campo artistico. Le storie che Nereo raccontava al figlio furono alla base del ruolo interpretato da Ezio all’interno del film I racconti di Giovanna, di Pupi Avati: “Il leit motiv della mia gioventù sono stati i racconti di mio padre Nereo”.

Chi era Nereo

Fu sempre il popolare conduttore a raccontare la figura del padre, soldato che finì in un campo di concentramento in Germania: "Soldato in Grecia, rifiutò di tornare in Italia per combattere contro i partigiani tra i quali c'erano suoi parenti fu internato per oltre tre anni nei campi di concentramento in Germania. Potrei realizzare dieci film sulle sue narrazioni". In un'altra occasione, sempre a proposito del padre, disse:

Mio padre Nereo ha 93 anni ma non li dimostra, ha combattuto per il nostro Paese e ha passato tre anni nei campi di concentramento, ha lottato tra la vita e la morte, salvato le persone deboli. Basta raccontare la sua storia per trasmettere ai miei figli i valori della nostra famiglia. I miei mi hanno sempre spronato a fare quello che volevo e ci sono riuscito.

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