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È morto Gavin MacLeod, il capitano Merrill Stubing di Love Boat

È morto a 90 anni Gavin MacLeod, il capitano Merrill Stubing della serie televisiva Love Boat. La notizia della scomparsa è stata confermata dal nipote Mark See a Variety. Grazie al suo ruolo nel telefilm statunitense, MacLeod ottenne tre candidature ai Golden Globe televisivi. Ma l’identificazione con quel ruolo fu alla base di una profonda crisi personale e professionale.
A cura di Stefania Rocco
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Gavin MacLeod, il rassicurante capitano Merrill Stubing della serie televisiva Love Boat, è morto a 90 anni. Protagonista della serie televisiva statunitense ambientata a bordo di una nave da crociera, aveva partecipato a tutti i 249 episodi del telefilm prodotti tra il 1977 e il 1987, trasmessi in Italia a partire dal 1980. A confermare la notizia della morte è stato il nipote Mark See a Variety. Per quel ruolo che lo identificò per buoni parte della carriera, MacLeod ricevette tre candidature ai Golden Globe televisivi in diverse categorie. Fu candidato nel 1979, 1981 e 1982.

La carriera di Gavin MacLeod

Prima di essere candidato ai Golden Globe per il ruolo del capitano Merrill Stubing, Gavin MacLeod aveva già ottenuto altre due candidature (1975 e 1977) per il suo ruolo nella serie Mary Tyler Moore Show, in cui interpretava un giornalista. A scoprirlo nel 1958 fu il regista Blake Edwards che lo ingaggiò per la commedia “Operazione sottoveste” nel ruolo del capitano Ernest Hunkle, definito “il torace più sexy della Marina” dal tenente Nick Holden (Tony Curtis) anche per merito del vistoso tatuaggio di una ballerina sul petto. Fu diretto da Edwards in altri due film, compreso il capolavoro del 1968 “Hollywood Party”.

Gavin MacLeod testimonial della Princess Cruises nel 2018
Gavin MacLeod testimonial della Princess Cruises nel 2018

La crisi dovuta alla popolarità di Love Boat

Gavin MacLeod visse come un limite la popolarità acquisita con il personaggio del capitano Merrill Stubing in Love Boat. Identificato con quel ruolo leggero, non ottenne mai la possibilità di mettersi alla prova con personaggi più complessi, profondi e drammatici. Ne scaturì una profonda crisi personale e professionale, dalla quale riuscì a risolversi grazie alla sua fede cristiano evangelica. A partire dal 2000 si dedicò soprattutto alla sua attività di predicatore e divenne protagonista di una serie di campagne promozionali di navi da crociera.

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