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È morto Aldo Biscardi, il conduttore de “Il processo del Lunedì”

Addio al grande conduttore e giornalista sportivo, ideatore de “Il processo del Lunedì”. Avrebbe compiuto 87 anni tra un mese.
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È morto stamane a Roma Aldo Biscardi, giornalista e conduttore televisivo noto per l'ideazione e la conduzione del programma televisivo "Il processo del Lunedi'". A darne notizia la famiglia all'Ansa. Nato a Larino (Campobasso), Biscardi avrebbe compiuto 87 anni tra poco più di un mese. Era ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma, non si conoscono ancora le ragioni del decesso.

Una carriera tra carta stampata e tv

Giornalista sportivo da sempre, nel 1952 diventa collaboratore del "Il Mattino" per poi passare a "Paese Sera" diventando caporedattore delle pagine sportive. Nel 1979 entra in Rai come caporedattore, nel 1980 è sua l'ideazione de "Il processo del Lunedì", trasmissione sportiva che ha contribuito a cambiare la narrazione del calcio in televisione. Biscardi ne è prima autore e responsabile organizzativo, poi nel 1983 passa alla conduzione in prima serata.

L'attacco di Silvio Berlusconi

"Il processo del Lunedì" ha avuto, nei suoi oltre 30 anni di attività, momenti memorabili che hanno fatto la storia della televisione sportiva. Su tutti, ricordiamo l'attacco di Silvio Berlusconi nel 1993 che, intervento in diretta nel corso della trasmissione, protesta con il conduttore per il modo di presentare le notizie che lo riguardavano. La scena è stata ripresa anche in "1993", seconda stagione della serie cult di Sky. Fu proprio a causa di quell'alterco che Aldo Biscardi lasciò la Rai per passare a "Tele+", all'epoca primo canale sportivo pay d'Italia, per diventare direttore responsabile dello sport. Dal passaggio a "Tele+", Aldo Biscardi riproporrà lo stesso stile di trasmissione cambiando il nome in "Il processo di Biscardi" mentre "Il processo del Lunedì" resterà alla Rai.

La vicenda Calciopoli

Dal 1996 passa a TMC conducendo sempre lo stesso format con lo stesso stile. Trova nei siparietti con Maurizio Mosca, un partner ideale nella seconda fase della sua carriera che attraversa in pieno anche le vicende di "Calciopoli". Furono infatti intercettate comunicazioni via telefono tra lui e Luciano Moggi, all'epoca dg della Juve, in cui ci si accordava su cosa dire e non dire in trasmissione. In una telefonata Moggi gli rinfacciò di avergli regalato un orologio da 40 milioni di lire. Per quello, Biscardi ricevette il Tapiro d'Oro da Valerio Staffelli smentendo categoricamente qualsiasi coinvolgimento nella vicenda. Nel 2006, però, l'Ordine dei giornalisti lo condannò a sei mesi di sospensione. Nello stesso anno, Biscardi annunciò l'uscita dall'OdG.

Gli ultimi anni

Negli ultimi anni, Aldo Biscardi viene invitato spesso come inviato a "Quelli che il calcio" (a partire dalla stagione 2009/10) mentre "Il processo di Biscardi" è tuttora in onda su 7 Gold, condotto da quest'anno da Giorgia Palmas. È curioso che se ne sia andato proprio nell'anno in cui è stata introdotta la VAR, la moviola in campo, una delle sue battaglie personali più importanti.

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