E Mario Monti sistemerà anche la Rai

Mario Monti è pronto a metter mano ai costi della politica. E lo farà da uomo del momento, dalla fase uno alla fase due del nuovo governo tecnico, somministrando medicine amare all'Italia, il neopremier sta cominciando a conquistarsi le simpatie degli italiani. La sua presenza a Che Tempo Che Fa ne è la prova evidente, con uno share che schizza dal 9% dell'anteprima al 20,85% nella parte centrale. Ed in diretta televisiva, Mario Monti lancia quello che si può tranquillamente definire un'esclusiva: "La Rai? Mi dia ancora qualche settimana di tempo e vedrà".

A metà tra una minaccia e una promessa, la domanda sul servizio pubblico la pone Fabio Fazio, tra il serio e il faceto, incalzandolo dopo avergli chiesto delle liberalizzazioni e delle piccole modifiche meno indigeste, dopo le grandi manovre. E Mario Monti promette (o minaccia, sarà solo il tempo a dirlo) che si metterà mano anche alla Rai, dopo aver portato al sicuro i conti pubblici.

Mario Monti spiega, quindi, che la Rai non era un'urgenza primaria nella nuova attività di governo e che, nei prossimi giorni, si porterà avanti la questione:

La Rai non è venuta come urgenza numero uno nella mia attività, perché ci sono incombenze molto più urgenti. E’ una forza del panorama civile e culturale italiano, è una forza che ha bisogno di passi in avanti. Mi dia qualche settimana e lei vedrà…

Se, per un attimo, proviamo a guardarci indietro, nemmeno poi troppo, e pensiamo che prima sentivamo dire che "i ristoranti sono sempre pieni" evincendo quindi che "l'Italia è un paese di benestanti", non si può avere paura di una dichiarazione del genere. La politica, da quando c'è Mario Monti, è tornata a fare politica.

Mario Monti sulla Rai, le reazioni su Twitter

Su Twitter, dopo le dichiarazioni di Mario Monti sulla Rai, sono spuntati numerosi cinguettii illustri. Da Gianni Riotta a Mario Calabresi, tutti hanno detto la loro su quanto visto ieri sera a Che Tempo Che Fa.  C'è anche Paolo Gentiloni, già Ministro delle Comunicazioni durante il secondo Governo Prodi, che ci tiene a dire la sua in merito alle reazioni a caldo di Maurizio Gasparri, dopo le parole di Monti. Per l'ex Ministro delle Comunicazioni del Pdl, dal 2001 al 2006, il Governo non dovrebbe occuparsi della Rai, ma di altre questioni. Sagace la reazione di Gentiloni nei confronti dell'autore della famosa legge a suo nome in merito al riordino del sistema televisivo.

Se per la Littizzetto, Monti è un "somministratore di supposte", è più che sicuro che, da quando ha preso le redini del Governo in mano, stiamo lentamente riacquistando la credibilità internazionale che ci spetta. Dovremo lentamente risalire la china, soffrendo e sperando, ma almeno di soluzioni atipiche e dichiarazioni assurde, tipo sposare il figlio di B. o, appunto, l'esempio dei ristoranti italiani, non ne sentiremo più parlare. Per fortuna.