E fu così che Carla Bruni al Festival risultò simpatica
Diciamo che quando si parla di Carla Bruni, “simpatia” non è proprio la prima parola che passa per la mente. Siamo abituati a vederla incedere sulle passerelle con fare sicuro e distaccato, oppure austera al fianco del marito, l’ex presidente francese Nicolas Sarkozy.
La seconda serata del Festival è stata un’occasione per vedere un lato più umano della top model torinese. E’ arrivata sul palco vestita in un sobrio tailleur grigio e visibilmente emozionata tanto da sussurrare a Fabio Fazio “che paura!”.
Dopo essersi esibita nel brano Chez Keith et Anita si è messa totalmente a disposizione di Luciana Littizzetto, accettando con un sorriso la raffica di battute che le piovevano addosso. La stessa conduttrice si è detta sorpresa dall’atteggiamento della Bruni ed infatti ha dichiarato:
“Pensavo fosse più rigida e invece è stata carina e disponibile”
I giornalisti concordano con la Lucianina nazionale anche se lamentano il fatto che la sua disponibilità sia stata spesso ostacolata dall’entourage che tendeva a strapparla via dai fotografi. Insomma, nessuna traccia dello snobismo verso l’Italia e la cultura che gli ha dato i natali, che in questi anni è stato un po’ il fondamento delle battute di chi la imitava, primo fra tutti Rosario Fiorello. Imbracciando la chitarra, ha accompagnato la Littizzetto che faceva scempio del suo cavallo di battaglia, “quelqu’un m’a dit”, rinominandolo “la chanson de Carla Brun” e rendendolo un irresistibile testo comico. Ci si aspettava una Carla impettita che avrebbe lasciato il palco subito dopo aver presentato il suo brano e invece abbiamo assistito alla versione simpatica ed emotiva della Bruni che ha sorpreso piacevolmente gran parte del pubblico.