Dragon Ball Super sorprende il pubblico, Goku si trasforma in contadino
Attesissima da grandi e bambini, appassionati da decenni di uno dei cartoni più fortunati della storia degli anime, è andata in onda in Giappone la nuova serie di Dragon Ball, uscita a 18 anni di distanza dall'ultima produzione originale "Dragon Ball Gt". Non prendendo dunque in considerazione il reboot "Dragon ball Kai", "Dragon Ball Super" è a tutti gli effetti il ritorno della serie di anime tradotta in cartone animato televisivo. L'anime segue gli eventi immediatamente successivi all'ultimo film "Dragon Ball Z: Resurrection F", dove il perfido Freezer resuscita e minaccia di nuovo l'intera umanità. La prima puntata è stata supervisionata direttamente dal creatore originale della serie, Akira Toriyama, mentre la regia è affidata a Kimitoshi Chioka. Il nuovo capitolo è ambientato a 5 anni di distanza dalla sconfitta di Manji Bu. Nel mondo sembra esser ritornata la pace: Chichi implora disperatamente Goku a cercarsi un lavoro e per quanto lui, come in passato, continui a nutrire una forte passione per la lotta, accetta di lavorare la terra, così come fanno notare i commenti social su Twitter. Allo stesso tempo Goten e Trunks si mettono in viaggio verso la Città dell'Ovest alla ricerca di un regalo di nozze per Videl. Tutto sembra tranquillo fino a quando non giunge proprio l'elemento inatteso ad alterare la pace e la tranquillità. Il responso su Twitter è stato molto ampio, tutti pronti a commentare la sigla, tra ironia e amarcord.
Quando trasmetteranno Dragon Ball Super in Italia?
Non si sa molto in merito a quello che vedremo in questa nuova puntata della saga, ma i creatori hanno promesso che nuovi personaggi malvagi arriveranno a sconvolgere la tranquillità dei protagonisti. Il fenomeno Dragon Ball è un affare da milioni di euro, tra serie, manga, film, merchandising, videogame ed i brevetti per una serie di parchi tematici sfruttando il nome di una delle saghe più amate al mondo. Le serie animate di Dragon Ball, infatti, sono tra le migliori, stando ad un sondaggio del 2010, per far conoscere la cultura giapponese all'estero. La curiosità aumenta di giorno in giorno, dunque non ci resta che aspettare, sicuri che in Italia i diritti dell'anime saranno venduti molto presto.
