Downton Abbey: su Rete 4 la serie tv meglio recensita al mondo
Rete 4, da stasera 10 dicembre, per 4 puntate, ha l'onore di ospitare la serie tv dei record: dall'Inghilterra con furore, in prima serata, andrà in onda il lavoro di Julian Fellowes, giudicato dalla maggior parte delle recensioni mondiali, la fiction più elegante e curata della stagione televisiva in corso. Un attestato di stima universale, che ha trovato in Inghilterra 10 milioni di telespettatori al seguito, 6 statuette agli Emmy Awards e, ciliegina sulla torta, un Guinness dei Primati come serie tv con più recensioni positive nel mondo.
Downton Abbey apre una finestra sull‘aristrocrazia dei primi anni del Novecento, precisamente a cavallo dell'inizio del primo conflitto mondiale: la classe sociale protagonista è ancora avvolta nel lusso, regolata dalle convenzioni e attenta alle formalità, ma nell'angolo più segreto del cuore aristocratico comincia a covare la paura del cambiamento imminente e del crollo sociale, conseguente alla minaccia del conflitto. L'apparenza della nobile classe sociale, però, conserva ancora quell'aurea di perfezione e rigore che le era sino ad allora appartenuta: a mantenere tali equilibri a Downtown Abbey, tenuta dei Crowley, ci pensa Violet Crowley, interpretata da una fantastica Maggie Smith.
La donna è la Dowager Countess di Lord Grantham, cioè Robert Crowley: questi, aristocratico inglese, ha tre figlie: l'anticonvenzionale Lady Mary, l'invidiosa arrampicatrice sociale Edith e la ribelle Sybil. Crowley non ha figli maschi, quindi eredi e venuti a mancare due suoi cugini, morti nell'affondamento del Titanic del 1912, i destinatari della sua fortuna non possono essere i suoi familiari più vicini: l'eredità andrà ad un avvocato di provincia, suo lontanissimo parente.
Tra i tè delle 5 della famiglia Crowley e il conflitto tra realtà e apparenza, c'è spazio anche per l'altra faccia della medaglia, quella della servitù della tenuta Downton Abbey: nelle stanze dei piani bassi della reggia dei Crowley, valletti, governanti e maggiordomi vivono le loro vite segrete e sognano il riscatto sociale, che a volte si rivela un miraggio.
Ogni singolo episodio dei quattro totali è costato un milione di sterline, ma i risultati che i produttori hanno ricavato dalla serie tv sull'aristocrazia inglese vicina al declino hanno ben ripagato gli sforzi economici messi in atto: chissà come accoglierà il pubblico italiano questo capolavoro di ricostruzione storica, sociale e, perchè no, psicologica: la caduta a piedi uniti dell'aristocrazia inglese, i grandi sogni delle classi meno abbienti e la terribile vicinanza della guerra, dinanzi alla quale tremano cuori nobili e non. Stasera su Rete 4.