Don Mario: ” Do messa alle 17, non devo rispondere al governo”. Mara Venier: “Pericolo pubblico”
In questi giorni complessi e senza precedenti, in piena emergenza coronavirus, la televisione assume un ruolo fondamentale per dare informazioni precise ai telespettatori, invitati a rimanere nelle proprie case per evitare il rischio contagio. Per questa ragione hanno destato un certo scalpore le parole di don Mario Pieracci, che ospite di Domenica In ha annunciato l’intenzione di voler celebrare comunque messa alle 17.00 in punto, nonostante la decisione del governo. “Non mi importano le disposizioni del Governo, io seguo le indicazioni della Diocesi e non ho alcun ordine in merito. Abbiamo già delle norme che regolano la messa in questo periodo e le seguiremo, ma io darò comunque messa”.
Ed ha proseguito così: “I fedeli sono invitati a partecipare alla messa delle 17, io ci sarò e lo farò per chiunque voglia venire a raccogliersi in preghiera. Non devo rispondere al Governo, ma alla Diocesi”. Inevitabile lo sdegno di ospiti in studio e della conduttrice: “Non puoi fare così, non ci sono ancora le nuove disposizioni in merito all’ultimo decreto del Governo, ma vedrai che anche la Diocesi si muoverà in tal senso”. La conduttrice poi definisce un "pericolo pubblico" il parroco.
La risposta del vicariato in diretta
E infatti arriva puntuale, pochi minuti dopo, la smentita telefonica in diretta del vicariato: "Noi siamo in attesa di un comunicato della CEI. Noi sappiamo che si atterrà ovviamente al decreto della presidenza del consiglio e quindi anche la Diocesi di Roma, alla luce di questo decreto notturno, si adopererà per informare tutti che non si potranno celebrare messe".
Paolo Brosio: "Assurdo non poter fare la Comunione"
Una posizione, quella di Don Mario stigmatizzata dalla Venier, in linea con quella espressa Paolo Brosio a Domenica Live. Il volto televisivo, che negli ultimi anni si è trasformato in un personaggio pubblico dalla forte connotazione cattolica, non è d'accordo con la sospensione dei riti religiosi e la chiusura delle chiese e dei luoghi di culto, esprimendo la sua posizione a Live – Non è la d'Urso. "Trovo assurdo che non si possa più fare la Comunione fino al 3 aprile, mentre tutti i ristoranti sono regolarmente aperti. E noi saremmo dei fedeli?". La posizione di Brosio, però, non sembra trovare sostegno tra gli ospiti di Barbara d'Urso, che invece ritengono giusta la decisione adottata dalla Chiesa per frenare il contagio del Covid-19.