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Don Gallo: “Chi non usa il preservativo è un criminale e un peccatore”

Don Andrea Gallo è morto all’età di 84 anni a Genova. Il vulcanico sacerdote, dagli studi di La7, ha sempre dimostrato una grande energia e carisma lanciando dei messaggi quasi “rivoluzionari” per un uomo di Chiesa. Nelle lunghe interviste a “Le Invasioni Barbariche” era solito raccontare dei fatti politici e sociali del nostro Paese dal proprio punto di vista.
A cura di Simona Saviano
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Don Andrea Gallo è morto: l'amato e carismatico parroco genovese si è spento a Genova all'età di 84 anni. Indimenticabili i suoi interventi in tv a "Che Tempo Che Fa" e a "Le Invasioni Barbariche": Daria Bignardi ha spesso ospitato il prete "controcorrente", com'è stato definito da più parti. Dagli studi di La7 Don Gallo ha sempre dimostrato una grande energia e carisma, tanto che la conduttrice lo salutava come "pimpante", raccogliendo le risposte ironiche del genovese che raccontò che in tanti credevano facesse uso di droghe. "Non faccio uso di droghe, è l'amore della gente, di Dio, di tutti che mi rende così", la sua replica. Molti gli argomenti di cui amava discorrere nelle interviste con la Bignardi, nelle quali il vulcanico don Gallo era solito raccontare dei fatti politici e sociali del nostro Paese dal proprio punto di vista. In diverse occasioni presentò i suoi libri, "Sono venuto per servire" e “La buona novella, perché non dobbiamo avere paura”. Il sacerdote, che si definiva un "laureato della strada", spaziava da diversi argomenti: da Berlusconi all'omosessualità, dai privilegi della Chiesa fino all'uso del profilattico che appoggiava contro il parere del Vaticano. Conscio dei suoi messaggi rivoluzionari, affermava così in uno dei suoi ultimi interventi in tv:

So che a volte lancio dei messaggi che sono come pietre che bruciano la mia mano, ma io le lancio. Nessun merito, però se il messaggio è valido… Cosa dicono gli altri preti di me? Nel silenzio sanno che bisogna essere al servizio di Gesù. Lui non parla ad esempio di anti-concezionali, ma oggi dobbiamo lasciare questa scelta ai giovani, questa possibilità. Arrivano nelle scuole le lezioni di sessualità? Santo Padre, lei dovrebbe essere contento! Se venissero da me due giovani e mi dicono di aver avuto un rapporto sessuale prima del matrimonio, innanzitutto sarebbe un peccato per l'etica cattolica, ma se gli chiedessi se hanno usato il preservativo e la risposta fosse no, allora gli direi che non solo hanno fatto peccato, ma sono due criminali perché avrebbero potuto contagiarsi.

Non tralasciava, inoltre, commenti sul Governo italiano e sulla politica in generale che non considera come proprio il compito di accompagnare i cittadini e aiutarli ad uscire dai problemi, partendo da coloro che ne hanno più bisogno.

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