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Don Antonio Polese e il Boss delle Cerimonie, storia di un successo tra trash e polemiche

Il programma televisivo di Real Time ha scritto in parte la storia recente della tv italiana, alimentando polemiche tra i napoletani e un improvviso interesse nazionale per una sottocultura campana prima sconosciuta. Ma soprattutto ha creato un personaggio, quello di Antonio Polese, diventato un vero e proprio cult.
A cura di Andrea Parrella
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La morte di Don Antonio Polese, patron del ristorante La Sonrisa di Napoli, è avvenuta il 1 dicembre 2016. Il personaggio, già noto nel mondo della ristorazione campana, ha conosciuto la ribalta mediatica di livello nazionale con lo show di Real Time Il Boss delle Cerimonie, in onda dal 2014. Il programma è stato uno dei casi televisivi più eclatanti della storia recente, per la capacità di aver reso un vero e proprio cult il matrimonio napoletano nei suoi tratti più coloriti e trash, offrendo un affresco molto leggero, per qualcuno approssimativo, dello sfondo sociale e culturale di una certa Napoli.

Quella stessa leggerezza che ha generato feroci polemiche relative al programma televisivo. Prima di diventare un cult del piccolo schermo nostrano, Il Boss delle Cerimonie suscitò grande clamore mediatico proprio per il sentimento di indignazione di una parte del popolo napoletano, contraria all'immagine parziale che il programma offriva, contribuendo ad alimentare pregiudizi e corroborare una preesistente idea negativa della napoletanità.

Il personaggio di Don Antonio Polese, tuttavia, è stato in un certo senso capace di superare questi pregiudizi. Internet, con un'infinita serie di meme, gif, foto e spezzoni di video tratti dalla trasmissione, è stato cassa da risonanza delle gesta di un piccolo mito contemporaneo. Già noto per i film e i lavori con Mario Merola, Gigi D'Alessio e Matteo Garrone, le sue storpiature della lingua italiana, le frasi ad effetto, i momenti più comici e coloriti della trasmissione in cui dava la sua "beneidizione" alle coppie di sposi protagoniste dello show, sono stati elemento di traino per il successo del programma e per la sua figura. Testimonianza del grande successo del programma e dell'amore del pubblico televisivo sono state le ultime settimane di vita di Polese, scandite da un ricovero in ospedale a inizio novembre per problemi cardiaci e il successivo ritorno a casa. Da Napoli, dove per il suo ritorno a casa è stata organizzata una vera e propria festa, le testimonianze di affetto per Polese sono arrivate da tutta Italia tramite i social.

La Sonrisa come meta turistica, poi la confisca

Il successo televisivo de Il Boss delle Cerimonie è diventato anche la leva sulla quale, come accade spesso per fenomeni mediatici di questo tipo, si è sviluppata un'impressionante curiosità intorno al mondo del ristorante La Sonrisa. La struttura di Sant'Antonio Abate si è trasformata in un luogo di culto vero e proprio, tanto da alimentare iniziative di tipo turistico, con viaggi organizzati per visitare il locale per cerimonie di proprietà di Polese. L'altra faccia della medaglia è stata la confisca del locale, avvenuta proprio a inizio novembre del 2016 che aveva già messo in dubbio l'ipotesi di una nuova stagione del Boss delle Cerimonie. Dopo il decesso di Polese la domanda resta aperta: che fine farà il programma? Ci sarà uno spin off o con la morte del suo volto di riferimento il programma non avrà più motivo di esistere?

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