Domnica: “Sono stata con Schettino, cosa vogliono da me gli italiani?”
Domnica Cemortan è stata ospite del salotto di Barbara D'Urso, durante la puntata di oggi di Domenica Live. La ragazza è tornata a parlare della sua relazione con il comandante Schettino, che in principio aveva negato.
"Non avevo detto prima della relazione perché volevo tutelare la mia vita personale. Ero molto giovane. Mi sono nascosta perché mi sembrava necessario e ritengo che il nostro rapporto non abbia alcuna pertinenza con l'incidente. Sono una testimone rilevante. Non proteggo nessuno se non me stessa e la mia vita personale. Non sono stata io a crearmi questo personaggio. Per sei mesi ho cercato di non parlare di questo fatto e siccome non ne parlavo, tutti hanno cominciato a cercare di scavare più a fondo"
La Cemortan continua a sostenere la sua totale estraneità ai fatti accaduti e a proclamare l'inutilità del parlare della sua relazione con Schettino.
"Cosa vogliono da me gli italiani? Cosa c'entra la mia storia con la morte di quelle persone? Quando sono venuta in Italia per il processo, l'ho fatto per aiutare a capire la verità sull'incidente. Perché la gente continua a fare in modo che io debba sembrare colpevole?"
È tornata, poi, con la mente al giorno dell'imbarco, spiegando anche il perché sia stata fatta salire senza biglietto.
"Quando mi sono imbarcata in porto, ho mostrato il mio passaporto, sono stata fatta salire senza biglietto, ma lo avrei dovuto comprare più tardi. Avrei comprato il biglietto e avrei avuto una mia cabina"
Non si trattava, dunque, di un'agevolazione concessa all'ex hostess dato il suo legame con il comandante, bensì di una semplice prassi. La donna aveva già lavorato sulla Costa Concordia per un periodo di tre settimane. Al giudice, però, aveva dichiarato che tutte le amanti avevano una cabina. In trasmissione, Domnica attribuisce quella frase ad un semplice momento di confusione.
"Era solo uno scherzo. Ero confusa. Non ero l'amante di Schettino, amante è una storia di sei mesi, io ho avuto una relazione di due settimane, iniziata una settimana dopo il mio arrivo in nave, flirtando. Non credo mi avvicinerò mai più a un uomo sposato. Era affascinante, un uomo elegante. All'inizio non ricordava nemmeno il mio nome, poi faceva battute. Ero giovane, pensavo fosse una storia di una settimana"
Torna, infine, a ribadire con forza il fatto che lei non sia responsabile dell'incidente avvenuto:
"Di fronte a sua moglie e alla sua famiglia, io non mi sento l'unica responsabile. Lui è un uomo, non è un ragazzino. La relazione con Schettino non è rilevante ai fini dell'incidente, quando c'è stato, lui stava lavorando, io ero lontanissima. E' molto facile per tutti gli italiani pensare che la bionda, moldava, ballerina ha distratto il comandante. Io non l'ho fatto. Il pm non mi ha chiesto del mio rapporto con il capitano nel processo,quindi non è rilevante, non so perchè l'avvocato continui a farmi quelle domande"
Il problema secondo Domnica sarebbe l'assenza dell'equipaggio nei posti previsti. La vera domanda che dovrebbero farsi gli italiani è: "Dov'era l'equipaggio? Quando io sono scesa sul Ponte, non c'era nessuno. Dobbiamo capire che non è possibile che sia una sola persona ad essere colpevole di questo tipo di incidente. Sul banco degli imputati c'è solo Schettino, dove sono gli altri otto ufficiali, dove la Costa?".