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“Dirty Dancing”, la storia di Johnny e Baby in realtà è maledetta

“Dirty Dancing” in tv continua ad appassionare ma dietro al successo tante curiosità ed una piccola “maledizione”. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul film.
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Estate 1963. La famiglia Houseman decide di trascorrere le vacanze nella East Coast e la figlia minore Frances, detta Baby, scopre di avere una grande passione per la danza grazie agli insegnamenti dell'affascinante maestro di ballo del villaggio turistico, Johnny Castle. La magia di "Dirty Dancing – Balli Proibiti" rivive su Canale 5 ed è incredibile quanto trasporto ci sia in questo grande classico che a distanza di quasi trent'anni continua ad affascinare (e a far innamorare) generazioni intere di ragazzi e ragazze. Il film è uno dei più belli mai realizzati da Patrick Swayze, attore scomparso in circostanze tragiche nel 2009: si commette un errore a credere che questa pellicola contribuì a lanciare la sua immagine di bello e dannato per altri film diventati cult come "Ghost – Fantasma" e "Point Break".

La maledizione di "Dirty Dancing"

Jennifer Grey è l'attrice protagonista che interpreta la giovane "Baby", ovvero Frances Houseman. Eppure proprio il film che ha fatto in modo che lei diventasse lo stereotipo della ragazzina che scopre per la prima volta l'amore, non ha portato bene né alla carriera sua né a quella del suo partner. Per molti anni si è parlato della "maledizione di Dirty Dancing", un film che partito con un budget ridotto ha guadagnato quasi 300 milioni di dollari in tutto il mondo, oltre  a detenere il record di essere stato il primo film ad aver venduto un milione di copie in cassetta. Ma a tutto questo successo, il prezzo da pagare è stato alto. In primis il fallimento della Vestron Video, lo studio di produzione del film che finì rapidamente in bancarotta nonostante la fortuna accumulata in quegli anni. Paradossalmente proprio le carriere di Jennifer Grey e Patrick Swayze si cristallizzarono, la prima non ha mai più spiccato il volo mentre il secondo riuscì solo anni dopo, appunto con "Ghost – Fantasma" a riprendersi.

Max Cantor, attore che nel film interpretava il ruolo di Robbie Gould, abbandonò ben presto la carriera di attore per dedicarsi a quella di scrittore, ma morì nel 1991 di overdose. Il regista Emile Ardolino morì di Aids nel 1993 ed una delle ballerine professioniste del cast, Jennifer Stahl, venne uccisa nel 2001. Anche Jerry Orbach, attore che interpretò il ruolo del padre di Baby, è morto nel 2004 per un tumore alla prostata. Con la morte del grande e indimenticato Swayze la maledizione si è così completata. In ultimo, un particolare non meno importante, il fallimento dell'albergo che ha ospitato le riprese, il Kutsher Hotel, demolito: oggi c'è un centro benessere.

Una colonna sonora da Oscar

(I've Had) The Time of My Life è l'indimenticabile canzone colonna sonora del film, premiata appunto con un Oscar ed un Golden Globe. Nello stesso anno Bill Medley e Jennifer Warnes vinsero un Grammy Award per il miglior duetto. Nel Regno Unito la canzone è entrata per ben due volte, in momenti diversi: dopo l'uscita nelle sale raggiunse la sesta posizione, mentre quando nel gennaio 1991 il film fu trasmesso in tv, il singolo raggiunse nuovamente la top ten in posizione 8. I Black Eyed Peas hanno realizzato una cover sfruttando un campionamento editoriale del brano, la canzone in questione si chiama "The Time (Dirty Bit)" e nella seconda stagione di "Glee", il cast si esibisce sulle note della canzone originale.

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