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Diletta Leotta e i cori sessisti ricevuti a Napoli: “Ho reagito in maniera molto dura”

Vittima di uno spiacevole coro sessista durante una partita di calcio giocata allo stadio Diego Armando Maradona, Diletta Leotta ricorda l’episodio durante l’ultima puntata di Venus Club: “Ho reagito sempre con il sorriso, ma in maniera molto ferma e dura perché sono contro ogni tipo di violenza”.
A cura di Stefania Rocco
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Risale al 2019 lo spiacevole episodio di sessismo ai danni di Diletta Leotta. Era settembre e la conduttrice DAZN si trovava allo stadio Diego Armando Maradona di Napoli quando, durante un giro di campo, divenne vittima di un coro da parte dei tifosi. Ai fischi arrivati dagli spalti si aggiunsero le urla di un gruppo presente allo stadio che la invitò a denudarsi. Un episodio spiacevole al quale Diletta, imbarazzata, reagì immediatamente manifestando la propria contrarietà nei confronti di un episodio da condannare fermamente. Rivolta ai tifosi, mostrò il pollice verso per poi proseguire.

Diletta Leotta: “Sono contro ogni tipo di violenza”

Ospite di Lorella Boccia a Venus Club, Diletta ricorda quel momento e, soprattutto, la sua reazione: “Mi trovavo a Napoli, allo stadio Diego Armando Maradona, e c'è stato un coro da parte di pochissimi tifosi che hanno detto delle cose molto poco carine, che una donna non dovrebbe mai sentirsi dire. Ho reagito sempre con il sorriso, ma in maniera molto ferma e dura perché sono contro ogni tipo di violenza: che sia razziale, che sia sessismo, che sia contro una donna, che sia contro chiunque”. Il video di quel momento fece velocemente il giro della rete. Fondamentale la reazione della conduttrice e la scelta di non ignorare quei cori, contro i quali manifestò invece la sua contrarietà.

La reazione di Diletta Leotta al coro sessista
La reazione di Diletta Leotta al coro sessista

Il rapporto di Diletta Leotta con i tifosi

Nonostante quell’episodio spiacevole, Diletta racconta di avere mantenuto con i tifosi rapporti molto buoni: “Con i tifosi ho, però, un rapporto bellissimo”. “Senza di loro, non è calcio”, ha aggiunto riferendosi alla pandemia che ha obbligato le squadre a giocare a porte chiuse, “Ormai è da quasi un anno che devo entrare negli stadi vuoti ed è molto difficile commentare una partita senza un elemento così importante come il pubblico. Mi manca molto”.

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