Diffusi i suoi video privati, Guendalina Tavassi disperata: “Mi sento violata, sto malissimo”
Esplodono la rabbia e il dolore di Guendalina Tavassi, influencer ed ex del Grande Fratello i cui video privati sono stati rubati e diffusi online. Guendalina ha già sporto denuncia: chi ha diffuso quei filmati li ha ottenuti hackerando il suo profilo ICloud, un furto in piena regola che ha coinvolto Guendalina e il marito, vittime di una situazione profondamente dolorosa. Guendalina è intervenuta in diretta telefonica a Pomeriggio5 nella puntata andata in onda il 23 novembre. Non se l’è sentita di comparire in diretta televisiva, ma ha voluto mandare un messaggio ai criminali che hanno violato la sua privacy e la sua sfera intima in maniera tanto cruenta e vigliacca.
Guendalina Tavassi in diretta dopo la diffusione dei suoi video privati
In collegamento con Barbara D’Urso a Pomeriggio5, Guendalina è apparsa ancora comprensibilmente addolorata. “Ho passato giornate migliori. Ti posso assicurare che mi sento malissimo, è una cosa bruttissima”, ha detto l’influencer alla conduttrice, “Non solo mi sento violata, hanno derubato la mia privacy, la mia vita intima. Non tanto per me, io sono preoccupata per la mia famiglia, per i miei cari, per i miei figli, per mia figlia più grande che mi guarda”. Guendalina è madre di tre figli. La maggiore, Gaia, è già un’adolescente.
“Chi ha diffuso i miei video deve pagare”
La Tavassi è preoccupata per i suoi cari, oltre che per se stessa: “Adesso è venuta a saperlo anche mia nonna che non sta bene. Volevo rassicurarla, sono una persona forte, non si deve preoccupare. Non ho fatto nulla di male, sono cose private tra marito e moglie”. Adesso attende che chi di dovere accerti ogni responsabilità, affinché i colpevoli di tale reato paghino:
Chi si deve vergognare è chi è riuscito a fare questa cosa schifosa, violando la mia privacy e la mia vita personale. Queste persone devono pagare per tutto questo. Ho voluto fare questa cosa con te, Barbara, per dar voce a queste tragedie, a questi reati.