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“Dietro Miss Italia a La7 c’è Milly Carlucci”, scrive TvZoom

Sarebbe “il segreto di Pulcinella”, secondo TvZoom, tutti sanno che Milly Carlucci è il capo-progetto di Miss Italia a La7 ma nessuno lo dice per gli obblighi contrattuali che la conduttrice di “Ballando” ha con la Rai.
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Secondo quanto rivelato da TvZoom, Milly Carlucci sarebbe la capoprogetto di Miss Italia, nonostante il passaggio a La7. Ma è possibile che una delle conduttrici di punta di Rai Uno, sia impegnata su due fronti e, soprattutto, proprio con uno dei programmi usciti dal palinsesto e passati con un mare di polemiche verso i lidi concorrenti? E' la domanda che si pone lo stesso sito che ha lanciato lo scoop e che, nonostante tutto, si affretta a commentare come "il segreto di Pulcinella".

È il segreto di pulcinella. Non lo dovrebbe sapere nessuno, ma tutti lo sanno. Il capo progetto di Miss Italia su La7 è Milly Carlucci. La signora danzante della tv, non appagata di essere la regina del sabato di Rai1 (con risultati non brillantissimi), raddoppia e si occupa anche di un evento complicato come la kermesse di Miss Italia. Chiusa nel bunker dell'auditorium del Foro Italico, dirige con una mano i presunti vip ballerini, dall'altra le aspiranti Miss. Voi direte tutto normale, è una professionista, può fare quello che vuole. E mica tanto, a parte i vincoli contrattuali tutti da verificare (d'altra parte se fosse così semplice e pulito perché farlo di nascosto e non metterci la faccia), ma c’è anche una questione che vorrei chiamare etico-aziendale: in un momento in cui in Rai sono partite le auditing (una sorta di inchieste aziendali), che coinvolgono più di venti persone, tra dirigenti e tecnici, su doppi lavori e appalti all'esterno, perché l'azienda pubblica dovrebbe sopportare che una delle sue stelle si occupi di un progetto della concorrenza, fra l'altro rifiutato dall'azienda stessa?

Per adesso la Carlucci, qui ai nostri microfoni in un'intervista proprio su Miss Italia, non smentisce e non conferma. Intanto il pezzo su TvZoom è stato firmato con uno pseudonimo, Hannibal, e non c'è nulla da eccepire: ha letteralmente cannibalizzato l'attenzione.

 

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