Diede del “quaquaraquà” a Giletti, Lucio Presta assolto
Lucio Presta, l'agente dei vip e marito di Paola Perego, non dovrà rimborsare per diffamazione Massimo Giletti per avergli dato del "quaquaraquà", visto la Corte d'Appello ha annullato la condanna per prescrizione. La sentenza in primo grado si era chiusa con il pagamento di 700 euro per diffamazione, per l'aggressione verbale dell'agente ai danni del conduttore della prima parte di "Domenica In". Un'aggressione che è poi proseguita a mezzo stampa, con una denuncia partita nel 2005 e dove nel 2009 viene disposto il rinvio a giudizio per Preste, per i reati di ingiuria e diffamazione.
Assolto nel 2011, perché "non punibile per aver agito in stato di ira determinata da un fatto ingiusto altrui" e condannato a 700 euro per la diffamazione. I fatti si riferiscono a quando Presta diede del "demente, bastardo, servo di Baudo" al conduttore, mentre si recava a messa a piazza Euclide, dopo che il conduttore aveva criticato dal suo programma gli artisti promossi da lui. Il giudice monocratico aveva sottolineato che "nessun dubbio può nutrirsi sul contenuto ingiurioso delle espresioni e degli epiteti che Presta rivolse a Giletti". Con "quaquaraquà", infatti, si tende a citare il termine per eccellenza dell'uomo da poco, mutuato dal romanzo di Sciascia, Il giorno della Civetta.