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Curarsi con la cannabis, conquistarsi il diritto di farlo in Italia

Mattia Viviani racconta la storia di un’associazione creata da malati neuro lesi che, grazie all’uso della canapa, sono ritornati a vivere, rimediando a molte privazioni cui la malattia li costringeva.
A cura di A. P.
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A Le Iene la storia di Andrea, malato di sclerosi multipla pugliese, a cui è stata prescritta una cura che gli ha permesso di trovare indipendenza: la cannabis. Prima non riusciva a parlare, camminare e stare da solo. Ma non è il solo, perché anche Lucia utilizza la stessa cura e inizialmente si vergogna di mostrarsi alle telecamere mentre fuma, perché ha paura si creda che lei lo faccia per piacere. Insieme, alcuni pazienti neuro lesi si sono uniti hanno creato il "Cannabis Club" ed hanno acquistato un terreno nel quale stanno chiedendo di poter avere studiosi e medici così da poter coltivare la quantità necessaria di cannabis per poterla usare a scopo terapeutico.

Se non ci danno l'autorizzazione, noi ci autorizziamo da soli: stiamo scrivendo la storia d'Italia

Anche il sindaco, rappresentante delle istituzioni, crede che sia giusto ed afferma che anche qual'ora i ragazzi non avranno la concessione e decideranno di procedere a coltivare cannabis, lui si schiererà al loro fianco per difendere la libertà di curarsi. Le storie sono tante, ma tutte raccontano di persone che grazie alla canapa hanno risolto moltissimi problemi e sostanzialmente hanno ricominciato a vivere.

La medicina stessa, quella convenzionale, assicura gli effetti benefici della canapa su pazienti di questo tipo: "La maggior parte della medicina moderna deriva dalle piante. Ai ragazzi dico che ritengo la loro iniziativa interessante perché ha alla base un presupposto scientifico".

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