Corona nel video di Matrix è un modello per i giovani di oggi
Con la solita espressione da macho impenitente, Fabrizio Corona torna a Matrix per parlare di gossip ma, questa volta, non lo fa da vittima. A partire da oggi, infatti, il suo sarà un ruolo da carnefice. Corona, ex re dei paparazzi diventato famosissimo dopo lo scandalo Vallettopoli e grazie all’amore con Belen Rodriguez, diventa editore grazie al settimanale Star’s, in edicola a partire da oggi. Alessio Vinci, conduttore di una delle trasmissioni più viste della seconda serata di Canale 5, lo ha invitato in studio per la quarta volta fin da quando il fenomeno Corona è divampato con la furia di un incendio qualche anno fa perché, nonostante le condanne, gli arresti e le sfuriate a mezzo tv, Corona è davvero uno dei fenomeno più grossi creati dalla tv italiana.
Irriverente come nell’intervista a Le Iene e mai pago della fama ottenuta, Fabrizio decide d’investire ancora su stesso poiché, da stratega qual è, ha ormai compreso la natura particolare della sua forza. La televisione lo celebra quale divo moderno, un modello che è riuscito a imporsi nonostante le notizie circolate sul suo conto lasciassero presagire il contrario. Assolto dalle accuse di Simona Ventura, Fabrizio diventa simbolo di quanto, per gente come lui, sia facile arrivare al potere da impunito e incarna alla perfezione ciò cui aspirano i giovani di quest’epoca condizionata dal tubo catodico.
Testimonianza diretta del fatto che Corona è “tra quelli che ce l’ha fatta davvero” è un video che, per provocazione più che per vero spirito di cronaca, la redazione di Vinci ha deciso di mandare in onda a riprova di quanto lo star system, più che l’università, sia sintomo di una generazione che ha deciso di stare al passo coi tempi, seguendo solo ciò che è in grado di appagare la carne. Protagonisti del video destinato a diventare l’emblema di un cambiamento ormai già profondamente radicato sono alcuni ragazzini, probabilmente poco più che maggiorenni, ai quali è stato chiesto di analizzare di getto il fenomeno Corona e di descriverlo secondo la loro morale.
Il risultato, ipocrita chi pensava il contrario, è lo specchio preciso di quanto ogni giorno, in tv come per strada, ci si para davanti agli occhi con sconcertante chiarezza: Fabrizio è quanto di più ghiotto i giovani possano aspirare. Il primo intervistato dichiara: “E’ un uomo da stimare ma è famoso per le cose sbagliate. Però, è deciso. Ha una bella testa”. Rincara la dose un altro: “E’ uno sveglio che ha capito come fare i soldi facili. Da l’idea di essere un duro e questa figura maschile piace agli adolescenti. Beato lui che sta con Belen”. Chiude il cerchio un altro ragazzo, unica voce fuori da un coro adorante, che dice: “per me non è un esempio. Non mi piacciono i tipi così”. Resta però da vedere quanto il suo commento corrisponda al vero o se, invece, quest’ultimo adolescente, un po’ più sveglio rispetto agli altri, ha scelto di rappresentare l’eccezione a una regola che non ha bisogno di conferme.
Corona, infine, si scherma e, portando avanti un’ideologia che mal rispecchia il suo smisurato ego, dice: “So di essere diventato, purtroppo, un modello per qualcuno. I ragazzini mi emulano per le cose sbagliate. Sono in tv, guido belle macchine ho frequento belle donne”. Il sorriso, celato a fatica, smentisce, però, la sintesi del suo ragionamento.
