Corona in Squadra Antimafia 3, per la Cavallari s’improvvisa attore
Nella nona puntata di Squadra Antimafia 3, Fabrizio Corona ha fatto finalmente la sua comparsa nel cast. L’uomo, che ha già fatto parte dello stesso gruppo in occasione della seconda serie della fiction, interpreta il ruolo de Il Catanese, un losco personaggio che gravita, pur senza prenderne parte attiva, attorno alla mafia palermitana, calandosi spesso nel ruolo di killer. Nella puntata andata in onda ieri sera, grosso spazio è stato concesso a Corona che, diventato cattivo per fiction, si è trovato a dare la caccia a una Rosy Abate sempre più braccata dalla polizia e dagli stessi criminali che la vorrebbero morta al fine di prenderne il posto.
Oggi, al sito di Davide Maggio, l’attrice Simona Cavallari ha espresso, senza mezzi termini, la sua opinione su Fabrizio in versione attore e il risultato dell’intervista non si può certo definire positivo. La Cavallari, che i redattori del sito hanno ironicamente definito “fredda”, è incappata nella strategia del prendere con una mano e concedere con l’altra e, ai toni critici, ha intervallato qualche punta di ironico compiacimento volto a spiegare che, nonostante il fenomeno Corona, dietro il personaggio si nasconderebbe una brava persona. Non un attore, però.
Rispetto alla scelta di mettere Fabrizio nel cast, la Cavallari ha dichiarato che l’errore, se così può essere definito, non è certo da imputare a questo attore in erba quanto piuttosto alla scelta della produzione d’investire su di lui: “Nel cinema fondamentalmente sono cambiati i tempi, si girava con molta più calma. Credo sia una questione di soldi. E per lo stesso motivo ci sono tutti questi attori improvvisati che i produttori prendono per risparmiare e per fare clamore e che, magari, guadagnano pure un sacco di soldi”.
E’ opinione diffusa, dunque, che sia che si tratti di cinema o di televisione, la sostanza non cambia. L’importante è esserci e fare rumore poiché è solo sollevando la curiosità del pubblico che la fatica di superare certe barriere viene a dissolversi come per incanto. Simona – un’attrice che ha già ampiamente dimostrato la sua competenza sul campo – si è affretta, però a correggere il tiro e, onde evitare un incidente diplomatico col collega conosciuto sul set di Squadra Antimafia, ha aggiunto: “Indipendentemente da quello che traspare dalla tv, sul set mi è sembrato anche carino, un bravo ragazzo. Questo, quando si presentava perché spesso non lo faceva. Lo conosco poco, però, perché anche durante il lavoro, era sempre al telefono. E fa anche bene. Non capisco quelli che lo chiamano, invece. Per quale motivo lo fanno?”.
Dietro l’apparente ironia, dunque, la Cavallari nasconde una sottile denuncia nei confronti di quello che spesso accade in tv perché è soprattutto lì che vige la legge del più forte, di quello più in vista al quale, in fin dei conti, si consente tutto. Perfino di stare al telefono invece che a imparare e, magari, sforzarsi di capire per quale motivo si è stati pagati.