Coppia dell’acido, Don Mazzi: “Date il figlio a Martina”. Alba Parietti: “No, è un mostro”
La coppia dell'acido divide anche i vip, soprattutto nel verdetto del Tribunale dei Minori di Milano sul destino di Achille, il figlio partorito durante la detenzione da Martina Levato, tolto all'affidamento della madre. Ad andare controcorrente è Don Mazzi, il fondatore della Comunità Exodus che in questi anni ha già aiutato tantissime persone a ricostruire la propria dignità, tra queste anche Fabrizio Corona e Lele Mora, e che propone di lasciare il figlio alla sua madre naturale. L'opinione di Don Antonio Mazzi è rilasciata sul numero di questa settimana di Famiglia Cristiana:
Io sarò il solito fuori di testa, ma insisto ancora una volta nel chiedere che Martina tenga il frutto dei suoi nove mesi, pronto ad accettarla sempre in una delle mie comunità per mamme e bambini. Avevamo dichiarato la nostra disponibilità a ricevere Martina in alternativa al carcere per l'ultimo periodo di maternità, in una delle nostre case di Exodus, a Bondeno. Ma il magistrato ha negato. La madre ha fatto delle cose terribili e, umanamente parlando, nessuno si fiderebbe di lasciare in mano a mamma Martina un neonato, ma non credo nella cattiveria. Non credo nell'impossibilità di una nuova vita per ambedue i genitori.
Don Mazzi spiega di aver assistito spesso a cambiamenti inaspettati, quasi dei veri e propri "miracoli":
Io ho visto miracoli e cambiamenti straordinari soprattutto in questi casi. Dimentichiamo e sottovalutiamo troppo spesso l'importanza delle emozioni, della potenza positiva che scatena l'innocenza, soprattutto in coloro che hanno sbagliato. Il procuratore ha dichiarato che in Martina c'è una irreversibile incapacità di svolgere funzioni genitoriali. Io dico il contrario. L'unico modo perché Martina possa scontare i suoi sbagli sarà la cura, la pazienza, l'amore, la tenerezza e la sofferenza che questa creatura, ancora ‘indegna' di un nome, scatenerà dentro al cuore di colei che tanti credono abbia perso il cuore, ma anche la testa, la dignità, la femminilità. La giustizia penale non ha mai sostituito o aggiustato un amore.
Ma è di tutt'altro avviso Alba Parietti, amica della famiglia di Pietro Barbini, il ragazzo sfregiato per divertimento da Alexander e Martina. Per l'attrice e presentatrice, Martina non è una madre ma un mostro, una donna pronta a colpire anche altre persone, "solo per un gioco perverso" – scrive. Tutto questo è inumano per Alba Parietti, per questo "farlo crescere con simili mostri sarebbe un'atrocità".