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Confessione Reporter torna in tv, arrivano le nuove inchieste di Stella Pende

Torna su Rete4 il programma di approfondimento Confessione Reporter. La trasmissione condotta da Stella Pende è arrivata alla sua tredicesima stagione, ma stavolta ci saranno delle novità. Oltre alle canoniche inchieste su tematiche di natura nazionale e internazionale, ogni puntata delle quattro previste in seconda serata, sarà corredata da due rubriche nuove ed interessanti.
A cura di Ilaria Costabile
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È stato uno dei programmi di approfondimento più seguiti degli ultimi anni, ed ecco che da domenica 1 dicembre torna su Rete4 "Confessione Reporter", la trasmissione condotta da Stella Pende che porta in tv nuove inchieste su tematiche di attualità.

Le novità della tredicesima stagione

Giunto alla sua tredicesima edizione, Confessione Reporter stavolta propone quattro puntate in seconda serata, dove verranno affrontati temi di natura nazionale ed internazionale su cui è stato necessario indagare per portare alla luce elementi prima d'oggi ancora sconosciuti. Ogni puntata sarà articolata in più momenti, lasciando spazio all'inchiesta e dedicandosi, poi, ad alcune rubriche come ha raccontato in un'intervista Stella Pende, giornalista e storica conduttrice del programma. Questi piccoli spazi saranno due, la prima rubrica si chiamerà “Singolare femminile” e sarà dedicata ad alcune donne che hanno portato benessere nella vita quotidiana di tutti.

La seconda rubrica, invece, si chiama “I dimenticati” e avrà il compito di raccontare e ricordare vicende che c'è il rischio possano essere dimenticati e accantonate nella nostra quotidianità: "Ricorderemo la guerra civile che da anni devasta lo Yemen, il fatto che la fauna del Polo Nord (orsi polari, foche, balene) vada inesorabilmente scomparendo. E poi, ancora, i bambini orfani dei combattenti dell’Isis abbandonati nel campo profughi di al-Hol in Siria. Tutte cose che, naturalmente, mi fanno arrabbiare” ha dichiarato Stella Pende.

Cosa vedremo nella prima puntata

La prima puntata tratterà del connubio gioco d'azzardo e giovani. Sempre più minorenni e giovani, infatti, sono assidui giocatori su Internet o alle slot machine, dove non sono necessari i documenti. Nel reportage, vengono riportate le testimonianze di ragazzi in comunità, di genitori devastati e di esperti che spiegano questo fenomeno la cui incidenza è piuttosto drammatica. La giornalista rivela allo storico settimanale della tv che la puntata si aprirà così: "Leggerò l’ultima lettera che Fausto ha scritto ai suoi genitori, prima di suicidarsi. Fausto dice di essere prigioniero e che il suo carcere è il gioco d’azzardo. Per anni eroina, cocaina e pillole sono state le responsabili di tante delle vite spezzate per ragazzini e ragazzine. Oggi le comunità di recupero hanno dovuto organizzarsi per coprire l’emergenza dei malati di gioco, spesso adolescenti e giovanissimi dai 16 ai 27 anni".

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